BEKO SIENA, SINDACATI: "MANTENERE ALTA LA GUARDIA E COINVOLGERE GOVERNO"

News inserita il 17-07-2024 - Attualità Siena

Presenti davanti allo stabilimento di Siena gli esponenti nazionali Ficco (Ulm), Tibaldi (Fiom) e Nobis (Fim). Le interviste

La situazione dello stabilimento Beko di Siena rimane critica, con i sindacati che mantengono alta la guardia. Tutti e tre i rappresentanti sindacali nazionali presenti a Siena (Ficco Uilm, Tibaldi Fiom CGL, Nobis Fim Cisl), dopo l'assemblea con i lavoratori in azienda, hanno sottolineato l'importanza del coinvolgimento del governo in questa fase delicata e la necessità di un piano industriale che garantisca investimenti e nuove produzioni. I prossimi mesi, in particolare l'incontro previsto per settembre, saranno cruciali per determinare il futuro non solo di questo impianto, ma dell'intera presenza di Beko in Italia.


I rappresentanti nazionali dei principali sindacati italiani hanno espresso forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento Beko di Siena, ex Whirlpool, recentemente acquisito dalla multinazionale turca. In una serie di interviste, i leader sindacali hanno delineato le sfide attuali e le loro aspettative per il futuro dell'impianto senese.

UILM: Dialogo e collaborazione, ma pronti allo scontro

Gianluca Ficco, segretario nazionale UILM responsabile del settore elettrodomestici, ha dichiarato: "Abbiamo chiesto un incontro a Beko prima della presentazione del piano industriale con due obiettivi precisi: coinvolgere il governo per salvaguardare gli interessi italiani verso la nuova proprietà turca ed esporre il nostro punto di vista sindacale."

Ficco ha sottolineato che il sindacato è pronto al dialogo e alla collaborazione se Beko salvaguarderà e rilancerà le fabbriche italiane, a partire da quella di Siena. Tuttavia, ha avvertito che il sindacato si opporrà fermamente a eventuali chiusure o licenziamenti.

Riguardo alla situazione attuale, Ficco ha evidenziato che lo stabilimento di Siena sta operando a circa il 50% della sua capacità, con un'ampia porzione dei lavoratori in cassa integrazione. "Questa situazione non è unica a Siena," ha aggiunto, "ma riflette una tendenza preoccupante in tutte le fabbriche italiane del gruppo, che stanno lavorando in media al 50% della loro capacità."

FIOM-CGIL: Necessità di investimenti e nuove produzioni

Barbara Tibaldi, segretario nazionale FIOM-CGIL, ha espresso preoccupazione per la situazione ereditata da Whirlpool: "Se si pensa che Whirlpool ha venduto dopo anni senza investimenti, abbiamo seri problemi. Nello stabilimento di Siena si lavora solo al 40% della capacità."

Tibaldi ha enfatizzato la necessità di ottenere garanzie concrete prima che Beko finalizzi il suo nuovo piano industriale: "Abbiamo bisogno di nuove produzioni. O i turchi portano soldi e prodotti, oppure lo stabilimento di Siena continuerà a soffrire."

Ha inoltre annunciato che se a settembre non ci saranno risposte soddisfacenti, i lavoratori potrebbero mobilitarsi in tutta Italia: "Dobbiamo portare a casa gli investimenti e i prodotti per saturare questo stabilimento, altrimenti i lavoratori dovranno mobilitarsi, esattamente come abbiamo fatto a Napoli."

FIM-CISL: Golden Power e collaborazione nel piano industriale

Massimiliano Nobis della FIM-CISL ha ricordato l'importanza del "Golden Power", uno strumento messo in campo dal governo nel maggio 2023 su pressione dei sindacati. "Questo provvedimento dovrebbe garantire occupazione e mantenimento dei siti produttivi nei prossimi anni," ha spiegato Nobis. "Vedremo all'esame del piano industriale di Beko come il governo vorrà attuarlo."

Nobis ha anche sottolineato l'importanza di un confronto diretto con l'azienda: "Il prossimo incontro sarà probabilmente a settembre in sede ministeriale. Noi vogliamo essere parte dell'elaborazione di questo piano industriale, perché sappiamo che il settore degli elettrodomestici, nonostante le difficoltà, può ancora offrire occupazione nel nostro paese con i giusti investimenti."

Ha concluso ricordando che la cassa integrazione è una realtà per i lavoratori di Siena dal 2008, ma ha espresso speranza: "Cerchiamo di vedere l'acquisizione di Beko come un'opportunità. Il nostro unico obiettivo è mantenere il lavoro per tutti i 299 occupati."

L.C.

 

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv