BEKO, INCONTRO AL MIMIT. INCENTIVI INADEGUATI: I SINDACATI RESPINGONO L'OFFERTA

News inserita il 25-03-2025 - Attualità Siena

Proposta insufficiente per i lavoratori: chiesto un piano più equo per l'esodo e la continuità produttiva

Si è svolto oggi, 25 marzo, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’atteso incontro sulla situazione dell’azienda Beko, con particolare attenzione al futuro dello stabilimento di Siena. Al tavolo erano presenti la Sottosegretaria Fausta Bergamotto, il Dottor Castano, i rappresentanti aziendali, le delegazioni sindacali dei vari siti produttivi e le organizzazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

Lo stabilimento di Siena e la valutazione di Sernet

L’advisor Sernet, incaricato della reindustrializzazione del sito senese, ha visitato lo stabilimento il 24 marzo e ha espresso un parere più positivo del previsto. Secondo Sernet, la struttura è in condizioni migliori rispetto a quanto inizialmente descritto e presenta caratteristiche che la rendono facilmente riconvertibile per nuovi investimenti. Il capannone, infatti, è privo di vincoli strutturali interni e dunque ritenuto "fungibile", facilitando la ricerca di nuovi partner industriali.

I piani aziendali e l’intervento del Governo

L’azienda ha ribadito la volontà di trovare una soluzione entro il 31 dicembre 2025, attraverso la collaborazione con un partner industriale. Parallelamente, il Governo ha confermato il suo impegno per l’acquisizione dello stabilimento tramite Invitalia. L’obiettivo è la creazione di una nuova società che possa attrarre investimenti e garantire continuità produttiva.

Il nodo degli incentivi all'esodo

Uno dei punti di maggiore tensione durante l’incontro è stato il tema degli incentivi all’esodo. L’azienda ha avanzato una proposta che, però, è stata respinta dall’intera delegazione sindacale, giudicata “non ricevibile” e insufficiente a garantire un supporto adeguato ai lavoratori coinvolti. I sindacati hanno sollecitato l’azienda a riformulare l’offerta con misure realmente vantaggiose per i dipendenti.

Prossimi passi e incontri in programma

Il confronto, ha toccato anche il tema della continuità produttiva oltre il 31 dicembre 2025. I sindacati hanno chiesto all’azienda di valutare la possibilità di proseguire l’attività e di garantire un’integrazione economica per i lavoratori in caso di cassa integrazione a zero ore. Domani, 26 marzo, è previsto un ulteriore incontro presso il Ministero del Lavoro per discutere delle misure di ammortizzatori sociali applicabili nei vari stabilimenti. Il prossimo tavolo al MIMIT è stato fissato per il 2 aprile, data in cui si approfondiranno ulteriormente le prospettive di reindustrializzazione e le richieste sindacali.

L’attenzione resta alta, con i sindacati che continuano a premere per soluzioni concrete e tutele per tutti i lavoratori coinvolti.

L.C.

 

 

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