L'obiettivo è fornire strumenti e tecniche per affrontare eventuali emergenze conflittuali con l’utente che si ha di fronte e creare un contesto idoneo al dialogo e alla mediazione
Prevenire e ridurre le aggressioni nei confronti del personale sanitario attraverso tecniche mirate di interazione e comunicazione. È questo l’obiettivo del ciclo formativo organizzato dall’area dipartimentale Sicurezza sui luoghi di lavoro e salute dei lavoratori dell’Asl Toscana Sud Est, che prenderà il via il prossimo 27 febbraio.
I corsi sono rivolti in particolare agli operatori impiegati nei contesti più esposti al rischio di aggressioni, come pronto soccorso, emergenza territoriale, salute mentale, servizi per le dipendenze, reparti di degenza, assistenza sociale e domiciliare.
La prima tappa del percorso formativo sarà a Grosseto, presso l’auditorium dell’ospedale Misericordia, nelle date del 27 e 28 febbraio e del 12, 13, 27 e 28 marzo. Successivamente, il corso si sposterà al Centro Direzionale di Siena (3, 4, 10 e 11 aprile, 8 e 9 maggio) e infine all’ospedale San Donato di Arezzo (29 e 30 maggio, 12 e 13 giugno, 18 e 19 settembre).
Durante gli incontri, il personale sanitario sarà formato su tecniche specifiche per la gestione dei conflitti, con particolare attenzione alla de-escalation, una strategia efficace per ridurre la tensione e il rischio di aggressività, favorendo il dialogo e la risoluzione pacifica delle situazioni critiche.
«Questi corsi – spiega Riccardo Bassi, direttore dell’area dipartimentale Sicurezza sui luoghi di lavoro e salute dei lavoratori – rispondono all’esigenza di potenziare le soft skills del personale operante nei reparti più a rischio. L’obiettivo è fornire strumenti utili per gestire l’aggressività dell’utenza e sviluppare una maggiore consapevolezza situazionale, riducendo così il numero di episodi critici e i rischi di infortunio sul lavoro».
