ANTONIO SIRI E CHIMERA DA CLODIA VINCONO AD ASTI UN PALIO RICCO DI IMPREVISTI

News inserita il 01-09-2024 - Palio

A Montagnana, invece, il ritorno alla vittoria di Rocco Betti 

Sono Antonio Siri e Chimera da Clodia, per il borgo Torretta, a dominare la finale di un palio di Asti che, nelle fasi precedenti l’atto finale, è stato ricco di imprevisti, con una finale corsa in 7 anziché in 9 ed un fantino sostituito all’ultimo, e di sorprese, con quasi tutte le favorite clamorosamente fuori in batteria. 

Mossa lunga nella prima con al canape San Paolo (Brivido Baio ed Andrea Coghe), Torretta (Chimera da Clodia ed Antonio Siri), San Lazzaro (Dario e Giuseppe Zedde), San Silvestro (Alba Solare e Carlo Sanna), Baldicheri (Banzay e Mattia Chiavassa), Santa Caterina (Carilbom ed Adrian Topalli), Montechiaro (Capriccio e Fabio Ferraro). Al via, scattano davanti Santa Caterina e Torretta che conducono senza problemi i tre giri, mentre dietro si apre la bagarre per il terzo posto che vale la finale: Baldicheri mantiene la posizione fino al secondo Cavallone, quando Banzay ha un’esitazione e retrocede; passa poi San Lazzaro, con San Paolo che prova il tutto per tutto interno, finendo però per favorire San Silvestro che guadagna la finale all’ultimo tuffo. Fuori, a grossa sorpresa, San Lazzaro.

Succede di tutto durante e dopo la seconda batteria, con ai canapi Castell’Alfero (Zodiaca e Francesco Caria), Nizza (Divino Amore e Michel Putzu), San Martino San Rocco (Belfagor e Gavino Sanna), Cattedrale (Borghesia e Silvano Mulas), San Marzanotto (Alessandro Cersosimo e Zicullith), San Damiano (Zeniossu e Stefano Piras), San Pietro (Marco Bitti e Babilonias).

Nei tre giri, anche in questo caso, si lotta solo per il terzo posto: Nizza e Castell’Alfero sfilano davanti e controllano agevolmente. Dietro a loro rinviene forte San Pietro che però cade nel tentativo di parare il ritorno di San Damiano. Lo scosso mantiene la posizione per mezzo giro ma deve cedere a San Damiano che arriva terzo. Dopo l’arrivo ecco il patatrac: il cavallo di Nizza scivola e frana a terra, trascinandosi dietro quello di Castell’Alfero che non può evitarlo; se per i cavalli, e per Caria, non ci saranno conseguenze, Michel Putzu esce malconcio e non può montare la finale. Il regolamento di Asti prevede i fantini di riserva e, a vestire la giubba giallo rossa in finale sarà Niccolò Farnetani. 

Velocissima la mossa della terza batteria con protagonisti Don Bosco (Anacleto e Giovanni Atzeni), Canelli (Lion e Massimo Columbu), Santa Maria Nuova (Ambra da Clodia e Federico Arri), Tanaro (Bramosu de Campeda e Federico Guglielmi), Viatosto (Zaffiro Azzurro ed Alessio Giannetti), Moncalvo (Dispettoso ed Antonio Mula), San Secondo (Arraju e Valter Pusceddu). Le rivali San Secondo e Tanaro dominano la scena con Moncalvo che prende la terza posizione al primo Cavallone e la mantiene fino all’arrivo. Inutile la rimonta finale di Viatosto, solo quinto un deludente Don Bosco, fermata a traguardo lontano Santa Maria Nuova, con l’accoppiata vincitrice del 2023.

La finale, come detto, si è corsa in 7, stante la mancata idoneità per i soggetti di Moncalvo e San Damiano (quest’ultimo aveva preso pure un calcio durante le prove del venerdì per le quali era stato esentato), e ad andare al canape sono così Santa Caterina, Tanaro, Castell’Alfero , San Silvestro, San Secondo, Nizza e Torretta. Siri prende la testa fin dal via su San Secondo e San Silvestro mentre, nelle retrovie, Castell’Alfero, Santa Caterina e Tanaro si schiacciano allo steccato dovendo ripartire da fermi. Le posizioni non mutano fino al giro finale con Torretta che, con tutto il cavallo in mano, non si lascia avvicinare da San Secondo, superato nel finale da Santa Caterina, che recriminerà senz’altro per quell’intoppo in partenza, visto il gran recupero, e da San Silvestro. Caduta, la seconda in giornata, per Castell’Alfero, anche questa senza conseguenze.

In contemporanea, si è corso il palio di Montagnana, in Veneto, vinto da Espoire de Brume e Rocco Betti, di ritorno al successo dopo un periodo sfortunato, ricco di incidenti come quello terribile dello scorso anno a Bomarzo o la caduta alle prove di notte dello scorso luglio.

Davide Donnini 

 

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv