Il capitano bianconero, sulle pagine di Ok Siena e Tuttopianese, ha analizzato la stagione della compagine amiatina.
Il capitano della Pianese, Daniele Ancione, ai microfoni di Ok Siena e Tuttopianese, ha analizzato l’annata che si sta per concludere della compagine amiatina.
Che annata è stata per la Pianese?
“Un’annata un po’ di sofferenza: siamo partiti molto bene raggiungendo la vetta della classifica, ma poi le cose non sono andate per il verso giusto. Risultati un po’ altalenanti, una stagione non tanto positiva con un cambio di allenatore, però alla fine l’obiettivo del mantenimento della categoria è stato raggiunto”
Cosa ha dato mister Iacobelli in più rispetto a Puccica?
“Diciamo che pure con Puccica le prestazioni sono state abbastanza positive, però non arrivavano i risultati. Si faceva fatica a fare goal e i risultati sono stati quelli. Con l’arrivo di Iacobelli abbiamo cambiato modulo, sfruttando magari le caratteristiche di ogni singolo calciator, facendo un cammino più che positivo”
Con l’arrivo di Iacobelli era pronosticabile una salvezza con due giornate d’anticipo?
“Quando c’è stato il cambio di allenatore la situazione era abbastanza critica, perché eravamo a 25 punti, due-tre in più di Scandicci, Massese e quattro dal Sansepolcro. Sicuramente una salvezza all’ultima giornata sarebbe già stata una grande cosa, addirittura con due giornate d’anticipo possiamo dire di aver fatto veramente un grande lavoro e i risultati parlano chiaro”
Terza stagione a Piancastagnaio, ormai sei diventato un pianese d’adozione…
“È il terzo anno che sono qui, sto bene, c’è una società seria con persone veramente per bene. Mi trovo molto bene a Piancastagnaio”
Il tuo futuro è ancora qui?
“Questo non lo so, bisogna vedere quali sono le intenzioni della società. Io sicuramente sto bene qui”
Per te già cinque centri in questa stagione: Che giudizio dai alla tua annata?
“Più o meno è la media di questi ultimi anni, da quando sono a Piancastagnaio. Gli anni prima magari facevo qualche goal in più, casomai tirando qualche calcio di rigore. Per le mie caratteristiche e la tipologia della squadra sono più un rifinitore che realizzatore”
Che rapporto hai con il presidente Maurizio Sani e il direttore Renato Vagaggini?
“Ho un ottimo rapporto. Sono delle persone veramente per bene, umili, sincere e schiette: io apprezzo le persone così, sia nel bene che nel male”
Chiuderai la carriera con la casacca bianconera?
“Non lo so, l’età c’è perché ora vado per i 33 anni. Al momento sto bene fisicamente e spero ancora di giocare il più possibile. Non ho mai nascosto di stare bene alla Pianese”
Chi tra i giovani della rosa amiatina ti ha maggiormente sorpreso?
“I giovani hanno fatto abbastanza bene. Da Benedettini, Rinaldini, D’addario, Sanashvili e Bindi”
Tu sei siciliano, tifi per qualche squadra in particolare?
“Non ho una squadra del cuore in particolare, però sicuramente anche io, come Golfo, sostengo il Palermo. Spero che riesca a mantenere la serie A. Per il resto mi piace più il bel calcio, ma non ho una squadra particolare per cui tifo”.
Damiano Naldi