COMITATO "CARA MENSA", IL DIFENSORE CIVICO RISPONDE ALLE FAMIGLIE SENESI

Inserita il 13-10-2022 - Attualità

''Non appare equo l'aumento di 2 euro''. Intanto sono 3 i bambini non residenti ritirati dalle scuole senesi

 

Sono tre, ad oggi, i bambini non residenti a Siena che si sono ritirati dalle scuole senesi a causa del caro mensa. Si ricorderà che l'aumento dei pasti da 6 a 8 euro all'inizio dell'anno scolastico aveva causato preoccupazione tra le famiglie dei ragazzi non residenti in città, in quanto l'aumento interessa proprio questi studenti. Si parla di oltre 300 euro al mese solo per la mensa. La decisione di aumentare di due euro il pranzo quotidiano incide quindi molto sul bilancio delle famiglie: già in passato, con la precedente amministrazione, era stata presa la decisione di non applicare una tariffa pasto concordante con l'ISEE delle famiglie non residenti, per cui adesso continuano ad essere loro i diretti interessati degli aumenti approvati a inizio anno scolastico. I genitori, molto preoccupati per l'incidenza che questa spesa ha sul loro budget annuale, hanno quindi fondato un gruppo che si chiama ''Cara Mensa'' ed hanno iniziato la loro battaglia. Inviando lettere e documenti alle varie parti interessate. Ad esempio ai sindaci dei comuni di residenza, ai dirigenti scolastici e al difensore civico. Questo anche perché l'assessore all'istruzione del comune di Siena, Benini, aveva a settembre fatto notare che non era stato raggiunto un accordo con i sindaci dei vari comuni limitrofi per la loro partecipazione alla spesa delle mense scolastiche.
Esce adesso un documento dello stesso comitato con aggiornamenti in materia, che sottolinea sia il trasferimento dei tre studenti da Siena al proprio comune di residenza, e sia la risposta del difensore civico, Savio Picone, che evidenzia che ''non appare equo l'aumento da 6 a 8 euro della mensa per i non residenti.'' Inoltre sembra che sia nato un tavolo di confronto tra il sindaco Luigi De Mossi e i sei sindaci interessati per discutere di questo argomento.

''Ai primi di settembre - si legge nel comunicato - molte famiglie appartenenti al nostro comitato hanno inviato lettere PEC ai sindaci dei Comuni di residenza (Castelnuovo Berardenga, Sovicille, Asciano, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni, Gaiole in Chianti) chiedendo aiuto al fine di risolvere il problema dell’aumento della mensa, a distanza di un mese pare che tra i 6 sindaci ci sia stato un accordo per chiedere un tavolo di confronto al Sindaco di Siena Luigi De Mossi.''

''Contemporaneamente - prosegue la lettera - abbiamo inviato lettere PEC o Raccomandate RR ai Dirigenti Scolastici per sensibilizzarli al problema e valutare implicitamente ogni possibile soluzione. Ad oggi ha risposto alle mail il solo dirigente dell’Istituto Peruzzi (professoressa Nencini ndr), che ribadisce la “legittimità indiscutibile” della decisione del Comune di Siena, il fatto che noi genitori dobbiamo interagire con i Comuni di residenza come per la questione “libri di testo” e assolvendo la scuola che “non ha alcuna responsabilità ovvero alcun potere decisionale ”. Quindi siamo al momento “ostaggio” della mensa comunale.''
Riguardo alla lettera inviata via PEC al Difensore Civico della Toscana, Savio Picone, e al Garante per l'infanzia e adolscenza della Toscana, Andrea di Bernardo, per spiegare loro gli aumenti derivati dalla delibera 206 di maggio (poi atto dirigenziale 1676 del 27/06/2022) approvata dall’amministrazione di Siena, è giunta una risposta.
''In data 28/09/2022 abbiamo ricevuto risposta tramite una nota (prot. Pratica 202201170), scritta univocamente e in accordo tra Difensore Civico Dott. Di Bernardo e Garante Dott. Picone, questa nota è stata inviata contestualmente al Sindaco De Mossi, all’Assessore Benini, all’Assessore Regionale Nardini, Al Dirigente USP Mentasti, al Direttore Istruzione e nuove Generazioni Dirigente Lorella Cateni.
Il contenuto di questa nota, che proverò a riassumere, ci sembra davvero interessante.
La nota rimanda alla legge ex art 2 lett.d) della L.R.T. n 26/2010 e conferma: 

“Il costo del pasto oggi risulterebbe pari a Euro 8,00, senza alcuna distinzione basata sul reddito del nucleo familiare di riferimento e unicamente per i non residenti.”
Inoltre aggiungono: “la decisione dell’Amministrazione di applicare tale tariffa appare assunta nel mese di maggio 2022, successivamente all’accettazione delle iscrizioni dei bambini non residenti presso le scuole del Comune di Siena, dunque le famiglie al momento dell’iscrizione non sembra abbiano potuto valutare tale dato” . Nella risposta si scrive che “non appare equo applicare una maggiorazione di € 2,00 unicamente alle famiglie dei non residenti a causa dell’aumento dei costi generali, anche se
tale decisione appare motivata dalla mancata compartecipazione dei Comuni di residenza ai costi sostenuti'' e chiedono di prendere in considerazione una rivalutazione delle tariffe in vigore attualmente, riconsiderando almeno di tornare ai 6 euro e di valutare come accade in tanti comuni di permettere a tutti la presentazione di un attestazione ISEE, Attendiamo quindi le risposte degli interessati.''
La lettera dei genitori poi prosegue sottolineando che i problemi con il caro mensa stanno portando al trasferimento dei ragazzi nei comuni di residenza.
''Le problematiche crescono, ad oggi il numero dei bambini/e che hanno cambiato scuola è aumentato a 3 - sottolineano i genitori -. I Dirigenti Scolastici concedono quindi i nulla osta ma non si spendono per trovare una soluzione al rincaro, non favoriscono la possibilità di svincolarsi dalla mensa a favore del pasto domestico portato da casa ne rispondono alle nostre mail, fare così è mettere la polvere sotto al tappeto anche se qua si parla di bambini, questa, lo abbiamo già ribadito, è una sconfitta della comunità scolastica che dovrebbe invece garantire e promuovere la continuità scolastica e l’integrazione. Il comitato ''Cara Mensa Comunale''

Annalisa Coppolaro

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