AFFITTI BREVI, SUNIA E CGIL CHIEDONO AL COMUNE LA REGOLAMENTAZIONE

Inserita il 13-07-2024 - Attualità

I Sindacati: "Assistiamo ad un depauperamento della città"

Siena: Affitti Brevi e spopolamento del Centro Storico

Negli ultimi giorni, il Comune di Siena ha reso noto un dato preoccupante: il numero degli alloggi locati con finalità turistiche è praticamente raddoppiato rispetto a quattro anni fa, passando da 389 locazioni nel 2019 a ben 808 nel 2023. Questo incremento esponenziale degli affitti brevi ha alimentato un dibattito acceso sulle conseguenze sociali ed economiche per la città.

Da tempo, il SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) e la CGIL denunciano come gli affitti brevi stiano aggravando il problema della reperibilità degli alloggi, soprattutto nel centro storico e nelle zone limitrofe di Siena. Questa tendenza ha portato a una diminuzione dei residenti stabili, causando difficoltà crescenti per cittadini, studenti universitari e lavoratori nel trovare una casa a prezzi accessibili, sia in affitto sia in vendita.

Le ricadute sono evidenti e numerose. I pochi residenti rimasti nel centro storico devono fare i conti con un commercio al dettaglio in declino, servizi di prossimità ridotti e un settore alberghiero in difficoltà. I lavoratori precari, coinvolti nella filiera turistica, affrontano quotidianamente una selva di ostacoli, dalla ricerca di alloggi introvabili a richieste discriminatorie come affitti riservati a sole coppie o famiglie senza bambini, e garanzie aggiuntive oltre alla busta paga.

La mancanza di regolamentazione adeguata per gli affitti brevi rappresenta un problema urbanistico e abitativo di primo ordine. Mentre altre città hanno introdotto normative per gestire meglio l'offerta di locazioni turistiche, a Siena manca una pianificazione che limiti tali affitti, distribuisca gli alloggi turistici in periferia proporzionalmente ai residenti e ai servizi disponibili, e preveda eventuali cambi di destinazione d’uso.

SUNIA e CGIL chiedono alle Istituzioni di intervenire prontamente per regolare questo settore in forte espansione. Siena ha bisogno di un turismo di qualità e di un’offerta abitativa equilibrata. La mancanza di pianificazione e l’abbandono a un liberismo sfrenato hanno generato un’emergenza abitativa che attraversa vari ceti sociali.

È essenziale che l’Osservatorio sulle politiche abitative del Comune di Siena fornisca dati precisi per analizzare il problema e pianificare interventi concreti contro lo spopolamento e l'aumento dei prezzi degli affitti. Sebbene l'Amministrazione abbia promosso misure come l’incentivazione del contratto a canone concordato, queste non sono sufficienti per tutelare chi ha maggiori difficoltà economiche. Un’indagine del Sole 24 Ore ha rivelato che Siena ha visto 1.705 nuovi contratti nel 2023, ma tali dati dovrebbero provenire dall’Osservatorio comunale.

Il costo degli affitti incide significativamente sul reddito degli inquilini, superando spesso il 30%, a cui si aggiungono le spese energetiche e di gestione della casa, lasciando poco per vivere. La mancata rifinanziamento del Fondo di sostegno all’affitto e del Fondo per la morosità incolpevole da parte del Governo aggrava ulteriormente la situazione.

Il Comune di Firenze ha adottato misure urbanistiche che vanno nella giusta direzione, come il divieto di uso per residenza temporanea e delle locazioni turistiche nel nucleo storico UNESCO, nonostante i rilievi procedurali del Tar della Toscana. Anche Siena deve affrontare questa sfida con interventi strutturali locali. SUNIA e CGIL Toscana hanno già presentato proposte specifiche alla Regione per rafforzare la normativa sulla pianificazione urbanistica, consentendo ai Comuni maggiori strumenti di regolazione.

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