ALLA SCOPERTA DI SIENA IN PINACOTECA GRAZIE AL COMITATO AMICI DEL PALIO

News inserita il 20-03-2025 - Attualità Siena

Il Progetto avvicina gli studenti alla storia di Siena

Anche quest'anno torna il Progetto Scuole del Comitato Amici del Palio, un'iniziativa che coinvolge numerose classi degli istituti scolastici senesi con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del Palio e della città sotto molteplici aspetti. Un percorso formativo reso ancora più ricco grazie alla collaborazione con associazioni e istituzioni locali.

Tra le attività proposte, quest’anno il Comitato ha organizzato incontri nelle scuole per raccontare ai ragazzi la storia di Siena, la sua evoluzione urbanistica e le antiche tradizioni. Un ruolo chiave in questo percorso lo ha avuto la Pinacoteca Nazionale di Siena, dove le opere medievali custodite offrono preziose testimonianze visive sulla città del passato. I dipinti raccontano di case intonacate, balconi in legno, scene di vita quotidiana con arredi e utensili tipici dell’epoca. Dopo le lezioni in aula, gli studenti hanno potuto ammirare dal vivo queste rappresentazioni, rendendo il confronto tra teoria e realtà un’esperienza coinvolgente e formativa.

"Il progetto, tuttora in corso, ha rappresentato un’ulteriore opportunità per la Pinacoteca di confermarsi come museo del territorio", ha dichiarato Axel Hémery, Direttore dei Musei Nazionali di Siena. "Il legame con la città è per noi fondamentale e ci teniamo a ribadirlo con iniziative come questa. È un messaggio importante e al tempo stesso una sfida stimolante: mentre il nostro museo si apre a collaborazioni internazionali, vogliamo continuare a essere parte integrante della vita cittadina. Ringraziamo Emiliano Muzzi e Giovanni Sportoletti per aver reso possibile questo progetto".

Soddisfazione anche da parte di Giovanni Sportoletti, presidente del Comitato Amici del Palio: "Per noi è un onore aver collaborato con la Pinacoteca. I tesori custoditi in questo museo sono fondamentali per la formazione dei giovani, futuri cittadini senesi, perché permettono loro di entrare in contatto diretto con la storia dell’arte che arricchisce la nostra città".

 

 

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