Oltre 400 lettori, dalle scuole ai detenuti, hanno dato voce alla Divina Commedia in una maratona collettiva che ha unito arte, partecipazione e inclusione sociale
SIENA – Domenica 13 aprile, gli spazi suggestivi del Complesso Museale Santa Maria della Scala hanno fatto da cornice alla quinta edizione di 100 Canti per Siena, la maratona di lettura integrale e popolare della Divina Commedia, organizzata da Culter. Un evento che ha unito voci, generazioni e culture all'insegna della poesia dantesca, trasformando la città in un grande palcoscenico di condivisione e memoria collettiva.
L’apertura ufficiale è stata affidata alle parole della direttrice della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Chiara Valdambrini, e della presidente di Culter, Chiara Damiani. Entrambe hanno ribadito il valore della cultura come strumento di coesione sociale. A seguire, i direttori artistici Franco Palmieri e Francesco Rainero hanno dato il via alla maratona con il I Canto dell’Inferno, letto eccezionalmente da tre giovani lettori: Letizia Miozzari, Gaia Procino e Niccolò Sanesi.
Nel corso della giornata, ben 423 lettrici e lettori – provenienti da ogni fascia d’età e contesto – si sono alternati per dare voce ai versi immortali di Dante. Emozionanti i momenti che hanno visto protagonisti studenti delle scuole superiori senesi e della Scuola Penny Wirton, giovani internazionali della Scuola Carlo Bo con letture in otto lingue, e i piccoli della Scuola dell’Infanzia Pinocchio. Non sono mancati momenti di intensa partecipazione collettiva, come l’intervento del Coro delle Contrade “Siena canta”, le note della pianista e compositrice Giulia Mazzoni e le toccanti letture dei detenuti della Casa Circondariale di Siena e della Casa di Reclusione di San Gimignano.
La manifestazione ha rappresentato l’epilogo di un lungo percorso di formazione e promozione culturale avviato nel settembre 2024. A chiudere la giornata, la tradizionale lettura corale del XXXIII Canto del Paradiso, risuonata nella strada interna del complesso museale, seguita dai saluti del Cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Grande il coinvolgimento del pubblico, che ha gremito sin dalle prime ore gli spazi del Santa Maria della Scala, testimoniando una volta di più come la parola di Dante sappia ancora oggi toccare corde profonde dell’animo umano e unire una comunità intera.