MONTEPASCHI, SI FA SUL SERIO. IN PALIO IL PRIMO TROFEO DELLA STAGIONE

Domenica alle ore 18,15 arriva la Canadian Solar Bologna. In palio c'è la Supercoppa.

Montepaschi, si fa sul serio. Domenica pomeriggio (ore 18.15 al Palamensana) la “prima” senese dei tricolori, che affrontano la Canadian Solar Bologna per la conquista della supercoppa, incipit di una stagione lunga e difficile che porterà i biancoverdi a rimettere in palio i titoli (scudetto, coppa italia, la stessa supercoppa) conquistati nella scorsa stagione, a misurarsi con l’impegnativo scoglio dell’Eurolega e soprattutto ad impostare un nuovo ciclo dopo i grandi cambiamenti verificatisi in estate nella composizione della squadra.

Simone Pianigiani ha tutti gli effettivi del proprio roster a disposizione. Dovrà scegliere se “rischiare” o meno il convalescente Malik Hairston, che comunque sta allenandosi col gruppo ormai da 10 giorni, e se del caso su come gestire il turnover che ne deriverebbe (per farlo giocare e non eccedere nel numero di passaportati, in Italia è necessario togliere dai dodici un comunitario, oppure Moss, che in realtà è uscito in una condizione strepitosa dalla preseason) in ottemperanza dei regolamenti fissati da Lega e Fip. Stanno bene anche McCalebb, Rakovic e Lavrinovic, il che riequilibra finalmente una Mens Sana sicuramente rinnovata ma anche molto ben distribuita nella specificità dei suoi ruoli sul parquet.

Lavori in corso pure sul fronte Virtus Bologna. La fuga negli States di Blizzard è un giallo sul quale è difficile trovare spiegazioni, ragion per cui è bene soffermarsi su chi domani sarà in campo: rientra il play finnico Koponen dopo 6 mesi di stop per un grave infortunio ma le armi affilate di coach Lardo si chiamano principalmente Poeta, Winston, Kemp e Homan. Tutti giocatori di un certo rilievo, seppur non ancora affermatisi ad altissimo livello.

Nel palmares della supercoppa, la Montepaschi ha iscritto il proprio nome già per quattro volte, tre delle quali consecutivamente fra il 2007 ed il 2009. Nessuno in Italia ha fatto meglio. Addirittura, per il secondo anno consecutivo si trova “costretta” a giocare un trofeo che d’ufficio avrebbe già conseguito in quanto titolare sia dello scudetto che della coccarda tricolore. Anche questo un segno dell’incredibile impatto pluriennale avuto sul basket italiano del club presieduto da Ferdinando Minucci.

Matteo Tasso