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LA VALDICHIANA SENESE PRESENTE ALL'EXPO 2015

News inserita il 01-06-2015

 
 
La chianina protagonista a Milano come eccellenza enogastronomica del territorio Toscano.

Lunedì 25 maggio, all’interno del Padiglione della Società Civile di Cascina Triulza a EXPO 2015, l’Associazione Nazionale Città della Chianina in collaborazione con i Comuni associati della Valdichiana (Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena, San Casciano dei Bagni) e della Valtiberina (Sansepolcro, Anghiari, Caprese Michelangelo, Sestino, Badia Tedalda, Monterchi) ha inaugurato la settimana dedicata alle produzioni tipiche ed alle eccellenze dei due territori con un programma incentrato sulle tradizioni locali, a partire dalle feste e dal folklore, per concludersi con una tavola rotonda ed una degustazione che ha visto come protagonista la carne chianina.
 
L’Associazione, che comprende 24 Comuni compresi tra Toscana, Umbria e Lazio, ha inteso dare un suo contributo al successo di Expo 2015 presentando due territori che simboleggiano la genesi e la tradizione della razza chianina. La chianina rappresenta, infatti, la sintesi delle caratteristiche di due realtà ricche di tradizioni, di storia, di cultura. Le due vallate possono essere considerate un po’ la culla del Rinascimento, se si riflette sul fatto che hanno dato i natali a Michelangelo e Piero della Francesca la Valtiberina ed al Sansovino, Luca Signorelli ed Agnolo Poliziano la Valdichiana.
 
In Valdichiana
ha avuto origine la selezione in senso moderno della Razza, la più antica d'Italia e tra le più vecchie del mondo, tanto che si trovano testimonianze documentate della sua presenza nella vita degli Etruschi e dei Romani. Il miglioramento della razza ebbe inizio nella seconda metà dell’ ’800 nelle grandi fattorie della Valdichiana per opera principalmente del veterinario/scienziato Ezio Marchi di Bettolle. In Valdichiana il bove chianino costituiva non solo una fonte di nutrimento ma soprattutto uno strumento fondamentale nella lavorazione dei campi (fino agli anni ’60 del 900 fungeva da trattore).
 
In rappresentanza dei due territori,
nella corte di Cascina Triulza e nello spettacolare scenario del Decumano, davanti ad un numerosissimo pubblico entusiasta (si parla di una presenza giornaliera di circa 150/200.000 persone esclusi il sabato e la domenica) si sono esibiti gli Sbandieratori e Tamburini del Palio dei Somari di Torrita di Siena, il gruppo Rinascimento del Borgo con i Balestrieri di Borgo Sansepolcro, il Gruppo storico del Palio dei Castelli di Badia Tedalda, mentre l’Associazione Amici della Chianina di Bettolle ha presentato la rievocazione del matrimonio contadino con i costumi del secolo scorso, che verrà ripetuta in occasione della manifestazione “La valle del Gigante Bianco” che si terrà a Bettolle (SI) il prossimo fine settimana.
 
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dedicata alla Chianina ed alle due zone di produzione, aperta con il saluto del presidente dell’Associazione Città della Chianina Paolo Malacarne, del sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani per la Valtiberina e del sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti per la Valdichiana. Si sono susseguiti gli interventi del Direttore del Consorzio di tutela del vitellone bianco dell’Appennino Centrale Paolo Canestrari e del coordinatore tecnico Andrea Petrini, i quali, oltre a descrivere le qualità organolettiche della carne chianina, hanno riferito di una realtà commerciale dove la domanda è notevolmente superiore all’offerta, a dimostrazione delle enormi potenzialità di questo prodotto. Nella parte dedicata alle pubblicazioni Marco Renzi, sindaco di Sestino, ha illustrato il volume “Valtiberina Toscana” di Bruno Tavanti, mentre Sandro Pintus ha presentato la ristampa del suo “Elogio della bistecca, la fiorentina dalla Chianina alla tavola” dove ha parlato della sua passione per questo animale nata durante la sua permanenza in Valdichiana. Ai lavori è intervenuto il Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, che avendo trascorso gli anni della gioventù in Valtiberina ne ha elogiato i luoghi e la gente. I suoi amici d’infanzia gli hanno consegnato una medaglia ricordo ed un quadro rappresentante il “Sasso di Simone”. A conclusione dei lavori lo chef Massimo Infarinati, docente presso il “Centro nazionale di formazione e cultura dell’alimentazione-Università dei sapori” di Perugia, dopo aver spiegato i segreti di come si cucina la carne chianina ha fatto degustare un’eccellente variante ai tradizionali “apericena” con un assaggio di lombata disossata di chianina in un letto di lenticchie annaffiata con buon vino toscano.
 
Nei giorni dal 26 maggio al 1 giugno i Comuni della due vallate hanno avuto a disposizione uno spazio nell’area mercato Cascina Triulza dove si sono alternati i produttori locali che hanno presentato il meglio delle carni, dei salumi, il Vino Nobile di Montepulciano, il formaggio pecorino, la birra artigianale, tutto quanto rigorosamente prodotto all’interno dei due territori.

 

 

 

 

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