LA MAGATA DELLA QUARTA PROVA E L'ESTINZIONE DEI "TRONCONI"

Prova posticipata di mezzora ma con 10 cavalli mezzosangue che sembrano "puri": belli, allenati e tirati a lucido.

Una magata spostare di mezz’ora l’inizio della quarta prova. La pista era a posto anche prima e se non lo fosse stata si sarebbe imposto l’orario delle 11, come già previsto. Se non vi piace il termine "magata", cambiatelo con "finezza", ma il prodotto non cambia. Cosa ha detto la prova? Pronti via e la Civetta va in testa con facilità e prontezza. Ilon è quello che negli anni settanta si sarebbe definito un "piazzaiolo". Tranquillo e docile ai richiami del fantino. Se il Mari ci crede può davvero tentare il colpaccio.

Lahib ha uno splendido motore e questo si sapeva di già. Quando Tittia ha mosso le mani, il barbero si è disteso dal Casato a San Martino con fluidità mista a potenza. Il Palio mascherato tanto caro a Fontebranda sembra trovare validi interpreti. Si tratta di vedere se Tittia e Lahib saranno in grado di azzeccare i tempi della mossa e come si comporterà questo potenziale campione se e quando si troverà a contatto con il gruppo dei contendenti alla vittoria.

Ho puntato il binocolo sull’Onda. Scompiglio ha colto l’attimo giusto per fiancare il suo asso… Lo  Specialista, però, forse pressato dai vicini di canape, ha indugiato prima di mettersi sulle gambe. Se questo succede il giorno del Palio, addio sogni di gloria, anche se il barbero sembra avere buone qualità di fondo. Ma sul Campo serve più lo spunto del fondo…

Fedora è uno spettacolo a parte. Smaniava dalla voglia di galoppare e il Mulas ha giustamente assecondato il barbero, così come si conviene con i campioni che non stanno quasi mai alle regole.

Bene anche il Drago per il primo giro, gli altri hanno  solo timbrato il cartellino. Un’ultima annotazione sull’aspetto fisico dei dieci barberi. Sono tutti decisamente belli e tirati a lucido. Si vede che stanno bene, che sono allenati e che sono, come si dice, da corsa.

Il Palio, almeno per l’aspetto animale è cambiato e tanto. Non ci sono più i bassotti, i tronconi e i "pinocchi", secchi sfiniti, che popolavano il Campo fino a qualche decina di anni fa. Sono mezzosangue e sembrano "puri" e hanno, tutti, le caratteristiche per correre e vincere, anche se i favoriti restano Istriceddu e Fedora, vale a dire, Tartuca e Valdimontone..

A domani per un ultimo sguardo di insieme su cavalle fantini e poi, come sempre, alla sorte e al tufo l’ultima decisiva parola…

Roberto Morrocchi