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IL TARTUFO PER LA PACE SORRIDE AI GIOVANI AFGANI

News inserita il 22-11-2010

  

Un prezioso tubero di oltre 300 grammi, donato all’Agenzia Onu per i rifugiati, ha subito trovato un acquirente per destinare il ricavato in beneficenza. Il delizioso premio è stato ritirato dalla Portavoce dell'Onu Laura Boldrini

Un tartufo di oltre 300 grammi donato all’Agenzia Onu per i rifugiati ha subito trovato un acquirente per destinare il ricavato in beneficenza. E’ successo domenica 21 novembre a San Giovanni d’Asso nell’ultimo giorno di Mostra Mercato dedicata al Tartufo bianco che si è conclusa con la consegna del “Tartufo per la pace 2010” a Laura Boldrini, portavoce dell’ Agenzia dell’Onu per i rifugiati (UNHCR). Oltre al pregiato tubero, Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’Asso ha consegnato a Laura Boldrini anche una targa ricordo e la medaglia del Presidente della Repubblica. «Il tartufo è il frutto più prezioso della nostra terra – ha detto Boscagli – e noi vogliamo donarlo insieme all’Associazione Tartufai Senesi a coloro che ogni giorno in modo altrettanto prezioso e utile aiutano gli altri a vedere riconosciuti i propri diritti». La cerimonia è stata anche l’occasione per Boldrini di presentare il suo volume “Tutti indietro”, scritto sulla scia dell’indignazione all’indomani del respingimento dei barconi provenienti dalla Libia nel maggio 2009 «Oggi chiederei al Governo di rimettere in discussione la politica dei respingimenti – ha detto Boldrini -  perché stiamo vivendo un periodo strano ben diverso da quello in cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati è nato, sulle ceneri della Seconda Guerra Mondiale». «Non ci è concesso calpestare i diritti altrui in nome di un colore di pelle e di una religione diversa dalla nostra – ha detto l’onorevole Rosy Bindi, vicepresidente della Camera -. La nostra porta deve essere sempre aperta nei confronti di tutti coloro che scappano perché vittime di persecuzioni per motivi politici, religiosi e di colore di pelle e loro devono sapere che i questi Paesi civili non sarà mai messa in dubbio la loro dignità come persone anche se di religione e colore diverso”.
Subito dopo la cerimonia di premiazione, un anonimo compratore ha offerto 500 euro per l’acquisto del pregiato tubero. Il ricavato, come quello della vendita dei libri “Tutti indietro”, andrà al Centro Astalli di Roma per i rifugiati gestito dai padri gesuiti per il finanziamento di borse di studio per giovani afgani soli che vivono in Italia.

 

 

 

 

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