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IL MOSSIERE, UN UOMO SOLO SUL VERROCCHIO E SENZA POTERI

News inserita il 03-07-2015

Ambrosione merita tutta la nostra comprensione. Chiunque, al suo posto, avrebbe rischiato di perdere la testa e sarebbe andato nel pallone.

Una mossa snervante, lunghissima, infinita. Colpa del Mossiere, ha detto qualcuno; doveva fare di più, doveva fare così, doveva avere più polso, non doveva far uscire tante volte le contendenti dai canapi. Insomma doveva inventarsi qualcosa, per accorciare i tempi che si dilatavano senza venirne mai a capo.

Io, invece, credo che Ambrosione si sia dimostrato ancora una volta un mossiere bravissimo, dotato della giusta pazienza, di nervi saldissimi, calmo, apparentemente imperturbabile, teso, ossessivamente, a mantenere un ordine impossibile e a non danneggiare nessuna Contrada.

La verità è che, regolamento alla mano, il mossiere del Palio è un uomo solo sul Verrocchio, privo di riferimenti regolamentari precisi che possano convincere i fantini più ostinati e recalcitranti a piegarsi a qualsiasi minima disciplina. Ha un solo potere...il richiamo e la forza della persuasione. Ma i richiami...tre, quattro, otto, dieci, hanno un peso a posteriori, a Palio finito, quando peseranno sul conto di fantini e, se c'è responsabilità oggettiva, delle Contrade.

Il mossiere non è dotato, sul Verrocchio, di alcun potere disciplinare. Non esiste che dopo tre, quattro, cinque, che ne so, otto richiami ufficiali, possa sanzionare - estrema ratio -  il fantino, ostinato e recalcitrante, di una espulsione immediata dal Palio. Insomma è un arbitro senza fischietto, senza cartellini gialli e meno che mai rossi.

La discussione si allungherebbe, come i tempi della mossa di ieri sera, all'infinito.

Se fosse concesso al mossiere il potere di espellere chi, come Veleno II abbandona sempre e comunque il posto assegnato dalla sorte, per danneggiare un rivale, o semplicemente per accomodarsi in una posizione più favorevole per schizzare dai canapi ,tutto sarebbe più semplice. Ma in mano ad una persona meno coscienziosa e scrupolosa di Ambrosione si potrebbe rivelare un'arma regolamentare discriminatoria e per i delicati meccanismi del Palio...micidiale.

Il mossiere può solo far uscire e rientrare cavalli e fantini, può richiamare, cercare di persuadere, ma di più non può fare. E forse è meglio così....

Ma può cambiare la busta...mi direte. Nel caso di una Contrada alla caccia di un'altra anche il cambio della busta non avrebbe avuto alcun senso. Nel caso di specie, forse solo se fosse capitato il Valdimontone di rincorsa e il Nicchio fra i canapi avremmo avuto un qualche risultato, ma il cambio della busta non ci avrebbe liberato, per nessuna ragione,da comportamenti ostinati e indisciplinati come quelli visti sul Campo la sera del Palio.

Ambrosione merita tutta la nostra comprensione. Chiunque, al suo posto, avrebbe rischiato di perdere la testa e sarebbe andato nel pallone. Lui ha continuato a richiamare le Contrade e ha cercato con i pochissimi mezzi a sua disposizione di trovare un allineamento accettabile.

Alla fine tutti hanno avuto la possibilità di uscire dai canapi in condizioni per lo meno accettabili. Il Palio non è stato rimandato al giorno dopo e anche questo va ascritto a suo merito.

Roberto Morrocchi

 

 

 

 

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