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I BAUSTELLE A MONTEPULCIANO APRONO IL TOUR DEL SUSSIDIARIO

News inserita il 24-11-2010

 

 

Entusiasmo alle stelle e pubblico delle grandi occasioni al Mattatoio n°5 per celebrare il ritorno a casa della band poliziana che ha presentato la prima data dei concerti dedicati all'album cult. Bianconi: “Un omaggio doveroso.”

Accolti da un nutrito esercito di studenti i Baustelle tornano in grande stile nella loro terra d’origine, Montepulciano, per presentare la prima data del tour dedicato al decimo anniversario del "Sussidiario Illustrato della giovinezza", vero e proprio esordio fulminante nella scena musicale italiana.
Alle ore 12, puntuali, alla presenza dell’assessore alle politiche giovanili Andrea Biagianti e al presentatore dell’evento Alessio Biancucci, i portabandiera del pop colto italiano si sono presentati al completo nella sala d’ingresso del Mattatoio n°5, location che ospiterà il prossimo martedì la prima data di uno degli eventi musicali più attesi dagli appassionati.
"Il disco è nato qui –afferma il leader Francesco Bianconi– e parla molto di questo territorio. Sarà una festa poter celebrare la prima data in casa. E’ un omaggio giusto e doveroso. Siamo felici."
Dieci anni. Una bella cifra per un album che sembra rimanere evergreen. Ma come è cambiato il gruppo in questo arco di tempo? "Siamo gli stessi, solamente un po’ più vecchi –sorride il chitarrista Claudio Brasini– Quello che più è cambiato è il modo di produrre la musica. Nel Sussidiario abbiamo avuto un approccio diverso rispetto agli altri dischi". Diretta e istintiva Rachele, la chanteuse del gruppo "Mi batte il cuore come 10 anni fa".
Già, Montepulciano, la provincia. Terra bellissima ma forse limitata per chi ha voglia di fare musica di un certo livello. Bianconi ci tiene a precisare riguardo un’intervista pubblicata recentemente su Repubblica: "Sono nato in queste terre, non posso non provare affetto. La mia famiglia vive ad Abbadia di Montepulciano, ci torno spesso, forse non spessissimo, ma non sono passati di certo dieci anni!Certo adesso vivo a Milano, la città è un grande contenitore di storie per un musicista." Non se ne sono mai andati invece Claudio e Rachele e non rinnegano le loro scelte. "Ho studiato qua e adesso ci vivo – afferma il guitar, torritese DOC – sto benissimo", "La tranquillità di questi luoghi è proprio quello che cerco" conclude la cantante di Acquaviva di Montepulciano.
In questi giorni nei negozi di dischi è uscita l’edizione rimasterizzata del Sussidiario, un’opera ormai introvabile che su ebay aveva raggiunto cifre da capogiro (addirittura sopra i 300 euro). Per celebrare l’anniversario la band toscana ha deciso di realizzare anche un prezioso cofanetto (in tiratura limitata e in vendita sul sito del gruppo) con veste grafica rinnovata dove oltre l’edizione classica del disco ci saranno (in vinile) una nuova edizione de "La Canzone del Parco" e di "Gomma" registrate in presa diretta, oltre che alla cassetta demo del 1996. Insomma, niente al caso, un bel lavoro che placherà l’attesa dei fan che durava ormai da anni per un disco concept, profondamente legato alla nostra provincia, che, come dice Bianconi "forse è pieno d’imperfezioni ma ha sicuramente una grande carica emotiva".
Tra i momenti più curiosi della conferenza stampa c’è stata una domanda di una studentessa a Francesco che ha voluto sapere il ruolo che ricoprono le droghe, gli psicofarmaci, gli ansiolitici spesso presenti nei testi delle canzoni. E’ un modo per evadere dalla realtà? "Gli ansiolitici e gli psicofarmaci possono essere una necessità per chi vive una certa situazione – dichiara il leader della band svelando di averne fatto uso in passato – per quanto riguarda le droghe, beh, queste sono un’altra cosa presente nel mondo occidentale. Non sono necessarie sicuramente per fare buona musica, Jim Morrison avrebbe fatto grande rock anche non facendone uso. Io sono un realista, non è trasgressione parlarne perché esistono. Don Mazzi su Famiglia Cristiana mi ha criticato, citando l’elenco che ho fatto nelle mie canzoni: personalmente credo che sia più giusto parlarne che levare gli occhiali dalla realtà." Colpito anche il padre più mediatico del moralismo.
Finite le domande la band si lascia abbracciare dai numerosi appassionati presenti, non lesinando in foto, autografi e parole. Si fanno voler bene e sono felici. Montepulciano è orgogliosa: non è più solamente la capitale del buon vino.

Luca Stefanucci

Foto di Andrea Fabrizi

L’ABC DEI BAUSTELLE

Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) è un gruppo nato a Montepulciano, provincia di Siena, nel 1996.

Alcuni demo aprono la strada all’esordio discografico con "Sussidiario illustrato della giovinezza", prodotto artisticamente da Amerigo Verardi - eroe di culto del rock/pop nazionale già dagli anni ‘80 - e uscito nel giugno del 2000 per l’etichetta indipendente Baracca e Burattini. Il CD incuriosisce pubblico e addetti ai lavori per la personalità messa in luce nell’amalgamare la miglior canzone d'autore italiana e francese, la new wave, l'elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore degli anni ‘60 e ‘70: non a caso nei referendum dei mensili "Mucchio Selvaggio" e "Musica & Dischi" si impone come "debutto italiano dell’anno".

Il 23 maggio 2003, autoprodotto in partnership con BMG Edizioni, arriva nei negozi "La moda del lento", registrato di nuovo con la collaborazione di Verardi. L’album amplia e perfeziona il discorso espressivo della band e ulteriori consensi sono raccolti grazie al brano "Love Affair", il cui videoclip - diretto da Lorenzo Vignolo - è programmato frequentemente da MTV. In novembre i Baustelle vengono premiati come "gruppo indipendente dell’anno" dalla giuria di addetti ai lavori del M.E.I. di Faenza, e nella primavera 2004 consolidano la loro posizione nella scena nazionale con il singolo "Arriva lo ye ye"; il suggestivo video è firmato ancora da Vignolo.

Inevitabile, a questo punto, l’interessamento del mondo major: l’accordo siglato con la Atlantic/Warner è suggellato nel settembre del 2005 dal terzo album "La malavita", registrato a Torino dallo storico produttore e ingegnere del suono Carlo U. Rossi. Undici manifesti in musica del "male di vivere" dove la tensione rock sposa la grandeur di Phil Spector (in sei pezzi, anche un’orchestra d’archi), Gainsbourg va a braccetto con le colonne sonore dei poliziotteschi, la più nobile canzone italiana incontra la New York dei Television, dei Blondie, dei Ramones.

I singoli "La guerra è finita" e "Un romantico a Milano", forti degli efficaci clip del solito Lorenzo Vignolo, accrescono enormemente la popolarità dei Baustelle, con vendite tanto rilevanti da fruttare il primo disco d’oro. "La malavita" è l’ultimo album realizzato il tastierista e compositore Fabrizio Massara, che aveva fondato la band assieme a Francesco Bianconi.

Il 2007 vede Bianconi affermarsi come autore "conto terzi": sono sue le parole di "Bruci la città", singolo con il quale Irene Grandi vince il "Premio Radio" del Festivalbar. In seguito il front-man scriverà per Paola Turci ("La mangiatrice di uomini", 2009), Noemi ("Per colpa tua", 2009), Anna Oxa ("La tigre", 2010) e di nuovo Irene Grandi ("La cometa di Halley", proposta al Festival di Sanremo 2010).

Anticipato di tre settimane dal vigoroso singolo "Charlie fa surf", cui si accompagna un video psichedelico diretto da Stefano Poletti e Mauro Pittarello, il 1 febbraio del 2008 vede la luce il quarto album "Amen", coprodotto dalla band assieme a Carlo U. Rossi: quindici episodi di notevole varietà e raffinatezza, impreziositi da illustri ospiti (il Maestro Alessandro Alessandroni, Sergio Carnevale, il musicista etiope Mulatu Astatke, Beatrice Antolini e altri), da un’orchestra d’archi e da una sezione fiati; nei testi, i temi personali lasciano spesso spazio a pungenti analisi di carattere sociale. Mentre "Amen" marcia verso il disco di platino, il gruppo gira in Sicilia il suo primo documentario legato alla percezione della morte e al terzo singolo "Baudelaire" (il secondo, "Colombo", si ispirava invece all’omonimo tenente televisivo); importanti anche le presenze al concerto-evento romano del 1 Maggio, all’Heineken Jammin Festival, al "Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber" e all’MTV Day. Il 2008 termina trionfalmente con il ritiro della "Targa Tenco", sezione "album dell’anno", assegnato ad "Amen" dalla giuria del Club Tenco.

Nel 2009 è nelle sale cinematografiche "Giulia non esce la sera" di Giuseppe Piccioni. La colonna sonora è opera dei Baustelle e il brano trainante - "Piangi Roma" - è cantato dalla protagonista Valeria Golino in coppia con Francesco Bianconi.

Il quinto album della band, "I mistici dell’Occidente", viene pubblicato nel marzo 2010. Prodotto da Francesco Bianconi assieme a Pat McCarthy, ingegnere del suono irlandese noto per i suoi lavori con R.E.M., U2 e Madonna, è un’altra prova all’insegna di un rock eclettico e ricco di sfumature, la cui vena ora contemplativa e ora più energica - anche per quanto concerne i testi - è bene espressa in pezzi come "Gli spietati" (molto cool il videoclip di Daniele Persica, con la partecipazione di vari attori di grido), "Le rane" e "La canzone della rivoluzione". Per i toscani è un altro disco d’oro.

I Baustelle chiudono il 2010 con la ristampa rimasterizzata e marchiata Atlantic/Warner del debutto "Sussidiario illustrato della giovinezza", la cui edizione originale aveva nel frattempo aveva raggiunto quotazioni da capogiro sul mercato dei collezionisti. Il decennale è festeggiato anche con "Il tour del sussidiario", serie di esibizioni incentrate sul primo repertorio, e "Il cofanetto illustrato della giovinezza", box in tiratura limitata - acquistabile presso il sito ufficiale www.baustelle.it - dove l’album è arricchito di contenuti rari e inediti.

I Baustelle sono:

Rachele Bastreghi: voce, synth, piano elettrico, clavinet, organo, percussioni.

Francesco Bianconi: voce, chitarre, synth, organo.

Claudio Brasini: chitarre.

 

 

 

 

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