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GECOM, ULTIMA CHIAMATA PER EVITARE L'HARAKIRI

News inserita il 02-05-2015

Spareggio contro il Golfo Piombino domani (ore 18.00) al palasport. Ai biancoverdi servono contropiede e lucidità per andare a sfidare Livorno in semifinale. 


Biancoverdi spalle al muro, non esiste la parola "domani". La Mens Sana si gioca un'intera stagione in 40', tornando a ricevere Piombino (domenica ore 18.00) nella gara-3 di un quarto di finale complicatosi maledettamente dopo il brutto scivolone di tre giorni fa: vincendo, Chiacig e compagni passano il turno e trovano il Don Bosco Livorno, l'alternativa è un harakiri (anche in prospettiva) del quale il basket senese non ha alcun bisogno, a meno di 12 mesi dal disastro che ne ha cancellato la posizione di preminenza in Italia.

QUI GECOM La Gecom si trova a dover gestire gli effetti di una sconfitta che ripropone problemi incontrati più volte nell'arco della stagione. La riflessione sul perché, soprattutto in trasferta, certe qualità offensive rimangano confinate al pre-partita torna in ballo dopo una notte, quella del PalaTenda, che ha visto completamente smarrite le sicurezze di gara-1 (Parente ha chiuso con 0 su 7 dal campo ed è mancata pure la proverbiale lucidità di Pignatti ma è difficile trovare note liete) e riproposto una certa difficoltà a calarsi nel clima tutt'altro che ovattato della categoria: il dato più preoccupante è quello dei soli due punti prodotti da contropiede in altrettante partite, scendendo a patti con un atteggiamento che in gara-1 era stato bypassato dal 9 su 18 nelle triple ma che giovedì, tirando 3/21 dall'arco, si è infranto di fronte all'aggressività dei padroni di casa, producendo 13 perse e molte forzature.

Oltrepassare, finalmente, quota 70 punti sul tabellone può essere un buon argomento per agganciare la semifinale. La quale passa, però, anche da un maggior controllo degli equilibri sul parquet, ad esempio imponendo le caratteristiche del proprio settore lunghi, anziché comprometterle dovendo inseguire l'atipicità di quello avversario. Che poi nei playoff a fare la differenza siano la testa e le motivazioni, è una verità assoluta della quale Matteo Mecacci e la sua squadra sono consapevoli come tutto l'ambiente mensanino: si può, insomma, inseguire qualsiasi ragionamento cestistico ma per far quadrare i conti serve la “garra”, oggi richiesta in grande quantità sin dalla palla a due.

QUI GOLFO In riva al Tirreno l'hanno definita, non a caso, “giornata dell'orgoglio”. Si muoveranno in molti da Piombino per spingere coach Padovano e i suoi giocatori verso un sogno che coronerebbe un'annata resa speciale dalle due vittorie contro la Mens Sana, portata a gara-3 con la leggerezza tipica di chi non ha nulla da perdere ma pure con la bravura di chi ha saputo tramutare i propri limiti in autentiche spine nel fianco della più quotata avversaria. E' stato, fin qui, il playoff di Alessio Iardella (11.0 punti di media nella serie), arma tattica in grado di sfruttare in penetrazione il lavoro perimetrale dei lunghi, e di liberare a sua volta spazi per le invenzioni di Maggio e Biancani: più in generale, il Golfo ha ribaltato nei numeri la supposta supremazia biancoverde in fatto di rotazioni (61 i punti prodotti dalla panchina gialloblu nelle due partite, contro gli appena 30 di quella della Gecom), un aspetto sul quale pure domani si conta per provare ad entrare nella storia.

Matteo Tasso

foto Mens Sana 1871

 

 

 

 

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