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CARRIERA STRANITA DALL'ACQUA E VALZER DELLE MONTE FINITO IN UN'ORA

News inserita il 14-08-2010

Istriceddu

Le statistiche degli ultimi venti anni dicono che la Carriera la fanno, sempre e comunque, i cavalli più forti.

Un Palio stranito dall’acqua battente e dai temporali, ma pur sempre Palio. E poi dalla tratta più sgangherata degli ultimi sessanta anni sono comunque uscite le prime sentenze…
Sì sono Istriceddu, Fedora ed Elfo i migliori, ma ci sono anche cinque esordienti di buon valore (..anzi, un paio di questi di valore assoluto) oltre a due discreti mestieranti come Guschione ed Ilon, costituiscono un lotto di barberi di non disprezzabile lignaggio.
Come da copione, quello che da consumati cronisti abbiamo sempre definito il valzer delle monte si è chiuso in appena un ora e mezzo. Certo ci sono i cellulari che velocizzano il tutto, ma c’è anche un “dominus” che si sottrae, comunque, a qualsiasi strategia che non lo tocchi da vicino. Parlo del Bruschelli, è chiaro, che, fantino di contrada o no, sceglie e muove gli affari più grossi.
Succede così che la Tartuca – che sta vivendo il primo decennio del 2000 sulle ali di una buona sorte, ebbene sì, sfacciata  – divenga la favoritissima del Palio azzurro cobalto e giallo oro dedicato al Vecchietta, con il Valdimontone ( che ha però il Nicchio sul Campo), ad una incollatura.. e il Bruco, del sornione capitan Falciani, in terza ruota.
Lahib dell’Oca e Lo Specialista dell’Onda sono, in prospettiva dei “bomboloni” e chissà che Tittia e Scompiglio non possano, da subito, realizzarli come campioni della Piazza.
A me piace anche l’Ilon che il Mari è andato a cercare nella Civetta, per una carriera sotto traccia tutta, nel Castellare, da godere, mentre Mocambo, vista la mossa di Trecciolino, dovrà presumibilmente aspettare tempi migliori per diventare quel protagonista, che i galloni di classe di cui è fornito, farebbero presupporre.
Il Guschione della Giraffa – ottima la scelta del De – il Mortimer del Drago e l’Indianos della Selva restano indietro nei pronostici, anche se nel Palio, come si dice sempre, “ non si mai”. A proposito del “non si sa mai”…perché non andate a vedere le statistiche degli ultimi venti anni? Vi accorgerete così che la carriera la fanno, sempre e comunque, i cavalli più forti. Insomma è giusto sottolineare come il Palio sia una corsa particolare, ma non diciamo una bestemmia se sosteniamo come stia diventando sempre meno una “giostra” per assumere la cifra di una gara di cavalli pressochè “regolare”.
Per oggi, e quasi al buio, vista che la prova di questa mattina ha detto poco o nulla, basta così, vedremo domani, tempo permettendo, se avremo qualche altro lume da commentare.

Roberto Morrocchi

 

 

 

 

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