ASCIANO - Si chiama ''Una presenza secolare'' ed è un nuovo libro firmato da Augusto Codogno, storico e giornalista notissimo per gli studi sul Medioevo e sul nostro territorio. Il libro verrà presentato sabato 13 novembre alle ore 16 nella Chiesa di Sant'Agostino di Asciano, e racconta dei Cavalieri di Malta e della loro presenza nel territorio senese, e appunto nella stessa chiesa dove si svolge l'evento.
La presenza dei Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni Battista in Asciano, mai indagata e poco conosciuta, viene finalmente approfondita da Codogno in questo nuovo titolo pubblicato da Primamedia Editore, la cui presentazione è organizzata dalla Proloco di Asciano.
Si tratta di una ricerca durata molti anni, che ha assemblato documenti provenienti dagli Archivi di Stato di Pisa, Siena, Firenze, Grosseto, Lucca e dalla Biblioteca dell’Ordine a Malta, ricostruendo una storia lunga quasi sei secoli. La presenza di alcuni Cabrei (inventari) ha permesso anche di individuare con precisione l’ubicazione della precettoria ascianese e dei beni ad essa collegati (chiesa, mulino, botteghe, case, palazzi, terreni).
Per la prima volta, dunque, una serie di disegni (alzate e piante) fa da cornice alla storia di questi cavalieri testimoniata in Asciano a partire dai primissimi anni del secolo XIII e conclusasi all’inizio del secolo XIX.
Lo stesso volume, grazie all’enorme quantità dei dati rinvenuti, ci restituisce uno spaccato della vita di questo borgo, del suo centro storico e delle campagne circostanti, non mancando di costituire un punto fermo sul funzionamento della vita civica e commerciale di Asciano.
Dopo i primi secoli di completa autonomia ed espansione, la precettoria ascianese cominciò, come tutte le altre, un lento e inesorabile declino fino a che non venne assorbita dalla Commenda di San Leonardo di Siena appartenente allo stesso Ordine ma, nonostante questo passaggio, essa riuscì a mantenere quasi intatte le sue enormi proprietà.
Alla presentazione interverranno, oltre all'autore, Gianni Resti, Fabrizio Mezzedimi, Michele Taddei, Giorgio Romi e Franco Santini. Da non perdere.
Annalisa Coppolaro