SIENA,PEDONALIZZAZIONE VIA DI CITTÀ: CONSEGUENZE PER I DISABILI
News inserita il 02-10-2016
Laura Vigni esprime i suoi dubbi sulla pedonalizzazione di Via di Città a Siena, soprattutto è preoccupata per le conseguenze che subiranno i disabili.
"Com’è
noto, a seguito della nuova ordinanza per la pedonalizzazione della cosiddetta
Y storica (Banchi di Sotto, Banchi di Sopra e via di Città) sarà proibito il
transito su queste strade anche alle auto di persone disabili, oltre che ai
taxi.
Io
vorrei far presente che via di Città è in salita e quindi un disabile,
soprattutto su sedia a rotelle, non potrà percorrerla in maniera autonoma:
quindi sarà off limits.
Peccato
che i nostri amministratori non hanno considerato che in quella strada si
trovano alcuni luoghi aperti al pubblico che non potranno diventare vietati ai
disabili: Palazzo Patrizi con gli uffici comunali e la Sala delle Conferenze
dell’Accademia degli Intronati e l’Accademia Chigiana, tanto per citare i due
più importanti.
Io
ho fatto presente all’Assessore Maggi che il 3 e il 6 ottobre dovrò recarmi a
Palazzo Patrizi per attività dell’Accademia degli Intronati ed ho scoperto che
tale problematica non era stata presa in considerazione. Per rimediare mi sarà
fatto un permesso straordinario (che ritirerò come da mia richiesta lo stesso
pomeriggio del 3 al Palazzo Comunale) per i giorni e gli orari indicati.
Insomma un percorso ancora più ad ostacoli per una categoria di cittadini che
già ne deve superare moltissimi, in una città che tempo fa fu definita dagli
amministratori “amica dei disabili”. Amica? Meglio dire nemica!
Quella
che mi è stata proposta è evidentemente una soluzione d’emergenza – che non può
essere trovata solo per me ma per tutti coloro che vivono la mia stessa
condizione – ma risulta troppo complessa, e imporrebbe ai disabili di
programmare con congruo anticipo un passaggio su via di Città e poi di andare a
ritirare il permesso.
L’esclusione
delle auto dei disabili (ma anche dei taxi cui potevamo far ricorso in
alternativa) è stata motivata con il fatto che ne approfitterebbero i parenti
sanissimi (ma furbi) di persone disabili che attualmente scorrazzano per la ZTL
liberamente. Se questo è vero vuol dire che i Vigili Urbani non controllano e
si ammette l’impotenza del Comune nella repressione di questi comportamenti
vietati dalla legge. Non mi sembra una situazione sostenibile. Qualcuno
potrebbe anche sollevare la questione dell’omissione di atti d’ufficio.
Insomma
va trovata una soluzione semplice: o si ripristina la libera circolazione delle
auto con disabile a bordo (controllata dai Vigili Urbani) o si stabilisce che basti una telefonata ad un numero verde con poche ore
di anticipo per comunicare il transito."
|