IL “TARTUFO DELLA PACE” A TANO GRASSO E ALLA FAI
News inserita il 13-11-2015

“Un
Tartufo per la Pace”, il Premio Internazionale che il Comune di San Giovanni d’Asso attribuisce
a coloro che combattono l’ingiustizia e il crimine difendendo i diritti
fondamentali dell’uomo, quest’anno viene assegnato alla Federazione Antiracket Italiana (FAI). Il
premio sarà consegnato al presidente onorario, Tano Grasso, nel corso della
cerimonia che si terrà nella Sala del Camino del Castello di San Giovanni
d’Asso domenica 15 novembre alle 17,45.
Ogni
anno, nell’ambito della Mostra Mercato del tartufo Bianco delle Crete Senesi,
il premio viene conferito ad organizzazioni o personaggi ‘di eccellenza’ che si
sono distinti per ideali e opere di rilevanza sociale, che portano giovamento
alla popolazione, che offrono speranza e prospettive ai più deboli che lottanno
per garantire alle generazioni future i diritti fondamentali.
Tano
Grasso sarà premiato per l’impegno ed il coraggio dimostrato nell’affrontare la
lotta al racket mafioso, per il lavoro svolto nella ricerca della legalità a
fianco dei commercianti e del popolo italiano.
Il
premio “Un tartufo per la pace” negli
anni passati è stato conferito tra gli altri ad Antonino Caponnetto, Gino
Strada, don Luigi Ciotti, Testata giornalistica Tg3 nazionale, “Save the
Children onlus”.
Tano
Grasso, laureato in Filosofia all’Università di Firenze, rappresenta una svolta
nella storia della ribellione al pizzo. Nei primissimi anni 90, gli stessi in
cui a Palermo veniva assassinato Libero Grassi, il giovane commerciante di
scarpe di Capo d'Orlando in provincia di Messina sfoderava coraggio e passione,
convincendo un gruppetto di negozianti locali a denunciare gli estorsori. Di lì
a poco, nel 1990, quel gruppo di imprenditori coraggiosi avrebbe fatto nascere
proprio a Capo d’Orlando la prima
associazione italiana antiracket della quale Grasso fu l’ispiratore e il presidente.
Prima
deputato e poi anche commissario antiracket dal 1992 al 2001 è stato componente
della Commissione Parlamentare Antimafia per 5 anni (fino al 1996), rappresenta
l’anima dei movimenti contro l’estorsione e l’usura. Oggi la Federazione
Antiracket Italiana (FAI) raggruppa una cinquantina di associazioni antiusura e
nuove adesioni si susseguono continuamente. Tano Grasso è anche autore di
numerose pubblicazioni tra le quali si segnalano: “Contro il racket, come
opporsi al ricatto mafioso” edito da Laterza nel 1992, “Ladri di vita, storie
di strozzini e disperati” edito da Baldini&Castoldi nel 1996 scritto con
Nino Daniele e “La camorra e l’antiracket” scritto con Antonio Di Florio ed
edito da Felici nel 2012.
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