Siena Pirata critica l’entusiasmo del Presidente del Consiglio Regionale Scaramelli per l’aeroporto di Ampugnano, paragonandolo a un caos senza logica. Il gruppo sottolinea che le vere priorità infrastrutturali per Siena sarebbero strade e ferrovie efficienti, non un aeroporto poco utile ai cittadini. Senza collegamenti adeguati, l’aeroporto rischia di diventare una “cattedrale nel deserto”, mentre le esigenze reali della comunità restano insoddisfatte.
Il comunicato di Siena Pirata: "All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vanno a poppa e chilli che stanno a poppa vanno a prora: chilli che stanno a dritta vanno a sinistra e chilli che stanno a sinistra vanno a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vanno 'ncoppa e chilli che stanno 'ncoppa vanno abbascio passanno tutti po stesso pertuso: chi nun tene niente a ffà, s'aremene a ccà e a llà"
"A questo c’ha fatto pensare il Presidente del Consiglio Regionale Scaramelli mentre lo ascoltavamo durante la trasmissione de Il Punto sul futuro dell’Aeroporto di Ampugnano. In sintesi, c’è sembrato di capire che qualsiasi cosa pare andar bene per togliere Siena dal suo atavico isolamento, aeroporto incluso, e poco importa se parliamo di risorse pubbliche che potrebbero essere usate inutilmente: qualcosa bisogna da fare, quindi facciamolo!
Seppur apprezziamo la strategia empirica, noi, che forse siamo meno lungimiranti, ci acconteremmo di avere i tre assi stradali principali (Siena-Firenze, Siena-Grosseto e Siena-Bettolle) funzionali e decorosi, a doppia corsia e un limite di almeno 110 km/h.
A voler volare alto (con la fantasia, eh!), non ci dispiacerebbe poter avere anche un collegamento diretto con Arezzo, per il quale la “direttissima” a 4 corsie si blocca a Monte San Savino ormai da tempo immemore, costringendo a salire fino a Lucignano lungo una strada provinciale stretta e piuttosto pericolosa.
Sui treni, che dire! Anche qui le tre direttrici sono rimaste ferme a inizio ‘900: binario singolo, niente elettrificazione della linea, corse scarse e inefficienti. C’è sembrato di sentir dire a Scaramelli di una linea diretta Siena-Roma: ci acconteremmo anche di meno, come una “banale” Siena-Chiusi in tempi accettabili, da cui poi raggiungere Roma in meno delle 2 ore e mezza richieste dal Bus.
Insomma, senza volersi ripetere, in fondo dell’aeroporto noi “normali” cittadini senesi ce ne interessa poco. Chi vorrebbe prendere un aereo per Firenze? O per Arezzo? Forse, anche per questo Ampugnano è lì, da decenni, senza reali prospettive di sviluppo: banalmente, per le esigenze della stragrande maggioranza dei senesi, non ce n’è il bisogno.
Anche perché, lo ribadiamo, parlare di Ampugnano senza parlare delle infrastrutture che dovrebbero essere realizzate a corredo dello stesso (ad esempio, una bretella di collegamento veloce con la Siena-Grosseto?) rischia di generare l’idea che basta una cattedrale nel deserto per togliere Siena dall’isolamento."