Ci eravamo illusi che con queste due vittorie la Robur avesse imboccato la
strada giusta, che la striscia positiva potesse proseguire nonostante si
affrontasse una signora squadra. Non è stato assolutamente così, i bianconeri
hanno preso una severa lezione, hanno subìto una sonora sconfitta interna che
deve far riflettere e insegnare qualcosa. Il Piacenza ha stravinto la gara
giocando molto bene, molto meglio della Robur ed è stata una sfida dai due
volti nel gioco ed anche dal punto di vista arbitrale.

La prima frazione di
gioco è stata molto tranquilla, pochi i contrasti oltre le righe e di
conseguenza pochi anche i fischi di
Garofalo di Torre del Greco che ha fornito
una prestazione molto convincente, nonostante qualche mancato intervento. Ha
impostato la gara cercando di far scorrere il gioco fischiando lo stretto
indispensabile, cercando di applicare la norma del vantaggio (spettacolari le
due applicate al 19’ a favore degli ospiti che si stavano catapultando
velocemente verso l’area senese), ha sorvolato sui contatti veniali, il tutto a
pro dello spettacolo. C’è stato solo un cartellino giallo sventolato a
Doninelli per aver trattenuto ripetutamente la maglietta del piacentino
Taugourdeau. Come da copione la seconda parte di gara è stata più pepata, la Robur
a cercare la rete, gli ospiti a giocare con le solite belle geometrie, c’è
stato anche qualche contatto ruvido ed allora
Garofalo ha dovuto mettere meno
nel taschino ed estrarre il giallo. Subito in apertura è caduto
nelle grinfie del fischietto campano il generoso
Marotta per essersi lasciato
andare in piena area piacentina dopo un leggero contatto con il difensore
Silva
e si è preso un giallo un po’ pignolo. Al 7’
Mendicino ha rischiato
l’ammonizione per una reazione ad un fischio contrario prendendosela con un
avversario troppo a lungo in terra, se l’è cavata con un bel rimbrotto
dall’arbitro. Ammonizione invece che è scattata per il biancorosso
Hraiech per
un’entrata in scivolata ritenuta troppo pericolosa, poi il calcio di rigore
assegnato alla Robur per un fallo in piena area ospite del n.° 7
Matteassi su
Bunino che
Mendicino ha poi sbagliato. Viene ammonito al 32’
Matteassi per
un’entrata scomposta su
Bunino e, quasi su finire, stesso provvedimento anche
Gentile per un’entrata da dietro su
Abbate. Positiva dunque la direzione di
gara del giovane e poco esperto arbitro di Torre del Greco, che ha fatto vedere
personalità, buone doti atletiche (scattante, elegante, molta corsa e spesso
vicino all’azione) ci è piaciuta la sua ricerca di far giocare, della ricerca
della norma del vantaggio: lo vediamo anche proiettato per gare molto più
impegnative e complicate da gestire.
Claudio Agnelli