“Guadagni? Nel Palio inseguivo la gioia della vittoria, ma di soldi ne ho messi insieme pochi a vincere e ancora meno a perdere”. Primo Arzilli riassumeva così, nel corso di una vecchia intervista televisiva di fine anni Ottanta, la sua carriera di fantino sul tufo di Siena: che gli assassini della Piazza non abbiano mai brillato per sincerità è risaputo, ma è indubbio che intorno a quel ragazzo arrivato a Siena dalla Maremma aleggiasse la fama di chi era poco incline a farsi impigliare nella fitta ragnatela di partiti e salve, tipiche della giostra senese. Quella di un tempo, soprattutto.
Nato nel 1912, arrivato sotto l’ombra della Torre del Mangia qualche anno prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, divenuto eroe vincendo quattro Palii in altrettanti anni (fra il 1945 ed il 1949, il quinto glielo farà vincere la scossa Mitzi nel 1953 togliendo la cuffia alla Selva), ma anche vivendo un successivo rapido declino, l’Arzilli (perché per tutti è sempre stato l’Arzilli, nonostante i soprannomi di battaglia Biondo, o Trecciolo) è il protagonista del nuovo docufilm realizzato dal gruppo Ricordi di Palio.

Il frutto di questa bella iniziativa targata Ricordi di Palio si intitola “Primo Arzilli – L’epopea del Biondo”, un filmato di due ore e mezzo di durata verrà presentato in anteprima venerdì 21 settembre alle ore 20.45 presso i locali della società Cecco Angiolieri e trasmesso su Canale 3 Toscana (canale 95 dgt) sempre venerdì 21 settembre alle ore 21.00, con repliche sabato 22 alle ore 17.00 e domenica 23 alle ore 14.30.
Matteo Tasso