Prosegue il percorso verso la nascita del Distretto Biologico della Valdelsa, promosso dal Biodistretto di San Gimignano, attraverso una serie di incontri pubblici che coinvolgono esperti del settore, aziende agricole e rappresentanti istituzionali dei Comuni interessati. L’iniziativa, già avviata con tappe a Colle di Val d’Elsa e Castelfiorentino, intende tracciare la rotta per un’agricoltura più sostenibile, integrata con il turismo e attenta alle istanze sociali e ambientali del territorio.
Dopo il rinvio dell’incontro previsto lo scorso 14 marzo a Poggibonsi, cancellato a causa dell’allerta meteo regionale, il nuovo appuntamento è fissato per giovedì 10 aprile alle ore 17.30 presso l’Accabì Hospital Burresi di via Carducci 1. L’incontro vedrà la partecipazione del presidente del Biodistretto Marco Arduini, affiancato dall’agronomo Mario Apicella, e sarà l’occasione per approfondire le prospettive del progetto insieme ai sindaci Andrea Marrucci (San Gimignano), Giovanni Campatelli (Certaldo) e Alessio Mugnaini (Montespertoli), nonché alla sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni e all’assessora alle Attività produttive Lisa Valiani.
Nel corso dei primi incontri, sono emersi numerosi vantaggi legati alla costituzione del Distretto biologico: benefici economici, tutela ambientale, impatto sociale positivo e opportunità formative. L’obiettivo dichiarato è quello di consolidare la filiera del biologico, promuovere il turismo a chilometro zero e creare una rete di imprese capaci di valorizzare i propri prodotti attraverso un marchio di qualità condiviso, spendibile sia sul mercato agricolo sia su quello turistico.
"Serve una forte azione politica per ottenere investimenti e tutele – spiegano gli organizzatori – anche attraverso l’accesso ai fondi della Politica agricola comune (PAC), come già avvenuto in altre realtà italiane."
Tra i temi centrali anche la promozione dei piccoli produttori biologici, spesso in difficoltà a sostenere le proprie attività: il Distretto punta a censire e valorizzare le eccellenze locali, migliorare i canali di vendita, innovare le strategie promozionali (dai gruppi di acquisto solidale alla ristorazione locale) e favorire forme di certificazione collettiva.
Sul fronte ambientale, il progetto si propone di tutelare la biodiversità, contrastare l’abbandono delle terre e promuovere il recupero del suolo, oltre a incoraggiare l’agricoltura sociale, il ricambio generazionale e la diffusione delle competenze agroalimentari.
Come sottolinea Marco Arduini, l’incontro di Poggibonsi sarà anche un passaggio chiave per definire i prossimi step burocratici necessari al riconoscimento ufficiale del Distretto da parte della Regione Toscana: una bozza di accordo, un regolamento per l’assemblea e un piano economico territoriale integrato saranno al centro del confronto con istituzioni, associazioni e cittadini. Una serie di ulteriori assemblee nei Comuni coinvolti dovrebbe completare l’iter entro l’autunno.