CHIANCIANO, QUALE FUTURO PER L'UFFICIO TURISTICO?

Inserita il 28-09-2016 - Chianciano

L’Associazione Albergatori – Federalberghi Chianciano Terme esprime forte preoccupazione sul fatto che non sia ancora nota una progettualità definita per il futuro dell’ufficio informazioni turistiche di Piazza Italia, la cui attuale gestione scadrà il prossimo 30 settembre. 

“Siamo quasi alla scadenza dell’appalto per la gestione del servizio di informazione e accoglienza turistica, ma non si hanno notizie di nuovi bandi. – ha dichiarato il Presidente Daniele Barbetti – Quello che ci interessa, come Associazione Albergatori, non è il nome del soggetto che andrà a gestire il servizio, ma che vengano individuate procedure per garantire lo standard di qualità del servizio erogato e le competenze professionali degli operatori.”   L’impegno alla trasparenza amministrativa in ambito turistico viene richiesta dall’Associazione Albergatori anche in un tema collegato, ovvero l’imposta di soggiorno.   “L’imposta di soggiorno è una risorsa strategica per Chianciano Terme – commenta il Presidente Barbetti –. Da tempo sosteniamo la necessità di un progetto complessivo per il suo utilizzo e la conseguente rendicontazione dell’effettivo impiego dell’imposta. Ovviamente l’amministrazione non ha obblighi normativi per una rendicontazione specifica sugli impieghi dell’imposta, ma solo un vincolo generico di utilizzo nel settore turistico. Un rendiconto dettagliato sul suo utilizzo sarebbe un ottimo segnale di discontinuità rispetto alle prassi del passato, dalle quali questa amministrazione ha sempre voluto rimarcare la propria discontinuità.”   L’Associazione Albergatori ricorda di aver già presentato all’amministrazione comunale un progetto relativo all’impiego complessivo dell’imposta di soggiorno, ma offre una considerazione ulteriore:   “Il destinatario finale degli impieghi dell’imposta di soggiorno deve essere il turista, ed è importante comunicare al turista che le risorse lasciate sul territorio con la sua permanenza vengano reinvestite per migliorare la destinazione. A titolo esemplificativo, potremmo apporre piccole targhe agli interventi eseguiti tramite i fondi dell’imposta di soggiorno, in modo da rendere evidente al turista che quell’opera è stata possibile grazie al suo contributo. Con il passare del tempo, questo avrebbe sicuramente un effetto fidelizzante sul turista, perché le buone prassi di governo del territorio sono oggi parte integrante della competitività turistica di una destinazione.”

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