Inserita il 22-08-2024 - Attualità
CasaPound Siena critica duramente la posizione di Forza Italia sullo ius scholae, paragonandola alla favola della rana e dello scorpione. Il movimento accusa FI di mostrare la sua "vera natura", allineandosi con il progressismo del PD. CasaPound definisce lo ius scholae come uno "ius soli mascherato" e si oppone fermamente, promettendo una "dura opposizione" se il governo dovesse considerare tale proposta.
Il comunicato: "Quando abbiamo letto il forte sostegno da parte della portavoce locale senese, Sara Pugliese, alla proposta del segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ci è tornata subito in mente la favola della rana e dello scorpione." -inizia così la nota di CasaPound Siena- "Puoi trattenere il tuo istinto ma alla fine esce prepotente e tu non puoi farci niente. E così, dopo quasi due anni sotto traccia, la vera natura di Forza Italia è venuta fuori a conferma di quanto Julius Evola aveva già ampiamente previsto ben oltre 50 anni fa: progressismo (PD) e liberalismo (FI) non sono altro che le due facce della stessa medaglia materialista e anti-identitaria.
"Noi lo diciamo chiaramente: lo ius scholae è uno ius soli mascherato dal classico buonismo, tipico di quella destra bisognosa di accettazione da parte della sinistra nostrana."- continua la nota di CPI-" Non ci interessano le solite logiche ed i ricatti tra i partiti, tantomeno ci interessa chi è a governare. Sarebbe sí paradossale che una legge del genere passasse con un governo di centrodestra ma nemmeno ci sarebbe troppo da stupirsi: per quanto ci riguarda però, non faremo passi indietro”.
“Né ius soli, né ius scholae: se il governo dovesse prendere in considerazione tale ipotesi, siamo pronti a una dura opposizione, anche scendendo in piazza in modo determinato come abbiamo già fatto anni fa per scongiurare una legge che darebbe il colpo di grazia alla nostra identità e alla nostra nazione." -conclude la nota di CasaPound Siena- "Chiediamo infine a tutti i sostenitori della cittadinanza facile dove sarebbero i diritti negati ai minorenni stranieri che vengono invece riconosciuti ai loro pari età italiani".