ALLA BIBLIOTECA DEGLI INTRONATI "L'ANTISEMITISMO NELLA STORIA"

Inserita il 23-01-2020 - Eventi

Il passato si deve conoscere. Solo così si può meglio delineare la “cultura” della purezza razziale, l’obbrobrio che raggiunse l’apoteosi di sangue con l’avvento del nazismo.

Ad accompagnare il pubblico in questo excursus, in programma per la Giornata della memoria il prossimo 27 gennaio nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati alle ore 17,30 (via della Sapienza 5), sarà proprio lo stesso Presidente del Cda Raffale Ascheri con la conferenza “L’antisemitismo nella storia”

Durante l’appuntamento, aperto al pubblico, Ascheri  toccherà i principali periodi storici  dell’antisemitismo. Partendo dal Basso Medioevo per giungere al Novecento e all’avvento di Hitler. Un viaggio di conoscenza a ritroso nel tempo per capire la genesi di quello che diventerà il credo aberrante del nazionalsocialismo che portò la Germania, e non solo, alla disumanizzazione degli ebrei e facendo di loro dei soggetti estranei all’umanità.  

Raffaele Ascheri, da attento storico,  analizzerà l’origine del male che generò l’Olocausto. Dall’epidemia di peste nera dilagata in Europa occidentale nel 1348 – si parla di 20 milioni di vittime – per la quale furono incolpati gli ebrei, e per questo perseguitati e uccisi; alla scelta del simbolo: la svastica che,  da icona ecumenica passò nel repertorio nazista  diventando già,da dopo la Prima Guerra mondiale, la sigla propagandistica del pensiero di Hitler. Ma la campagna denigratoria e offensiva perpetrata nello scorso secolo si spinse anche oltre, ricercando nell’esasperazione dei tratti somatici degli ebrei: naso aquilino e palpebre cadenti,  i motivi che ne decretavano l’eliminazione, così come negli stereotipi che li tratteggiavano come avidi usurai e taccagni, pregiudizi, questi, nati già nel Medioevo quando la Chiesa vietava ai cristiani di prestare denaro con interessi.

Una serie di falsi capri espiatori che portarono la Germania a costruire e inculcare una vera e propria rivoluzione culturale per arrivare ad un nuovo diritto, una nuova morale e una nuova etica unicamente incentrati sulla superiorità biologica della razza ariana germanica.

La lezione di Raffaele Ascheri porterà dunque il pubblico presente in sala a considerazioni su tutto questo e, soprattutto, stimolerà riflessioni per capire se può esistere un agire preventivo contro gli stermini, un modo per evitare i genocidi per non far rivivere mai più all’umanità una nuova Shoah.

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