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Università e amministrative 2011 nei Comuni di Chiusi, Trequanda e Siena. Sono stati questi i temi al centro del documento, approvato nei giorni scorsi all'unanimità, dalla direzione provinciale del Partito democratico.
No al commissariamento dell'Ateneo. "Ribadiamo - si legge nel documento - la nostra vicinanza ai dipendenti dell'Università, augurandoci che la vicenda delle progressioni economiche orizzontali si chiuda al più presto, ricercando tutte le possibili intese tra Ateneo e sindacati, secondo i principi dell'equità e della sostenibilità e rimettendo al centro il piano di risanamento e un progetto nuovo per il rilancio dell'Università. La priorità è operare con urgenza sul fronte dei costi, intervenendo sulle sedi periferiche e razionalizzando l'offerta formativa. La direzione condanna fortemente la possibilità di un commissariamento che tra l’altro metterebbe a repentaglio i 1600 lavoratori".
Investire di più nella partecipazione e ispirarsi alla sobrietà. "La capacità di leggere i cambiamenti e di dare risposte ai nuovi bisogni - si legge ancora nel documento - è oggi messa alla prova dalla crisi economica e dalla restrizioni della finanza pubblica. La classi dirigenti dovranno investire ancora di più in partecipazione, ispirarsi a sobrietà nei comportamenti e nelle scelte amministrative, contenendo i costi della politica. Sarà necessario sperimentare nuove soluzioni e dare spazio alla creatività per reagire alla stagione dei tagli al welfare, alla scuola ed all'università. Esprimiamo grande vicinanza a tutti amministratori del Pd che traggono legittimità ed ispirazione nella propria azione dal consenso ricevuto dai cittadini, dal radicamento nelle rispettive comunità, dallo spirito di servizio che li anima, dal senso delle istituzioni e dall'onestà dei comportamenti individuali".
Verso le amministrative 2011. "Il centrosinistra locale - afferma il Pd - ha di fronte a sé un quadro politico anomalo in cui l'assenza del Pdl dall'attività di opposizione non è altro che una colpevole desistenza a favore di liste civiche, prive di un progetto di governo e guidate da persone che hanno esaurito il loro ciclo in uno o più partiti e sono animate da un acceso fanatismo che scaricano nella lotta politica le frustrazioni individuali. Le sconfitte maturate in diverse tornate elettorali hanno generato un disegno di destabilizzazione che fa uso della bassa manovalanza leghista, di un ciclostile per gli esposti e della vicinanza agli apparati dello Stato per destabilizzare le istituzioni locali e provocare traumaticamente la fine dell'esperienza di governo del centrosinistra, senza passare dal consenso".
Per la scelta del candidato la strada maestra da seguire è il metodo delle primarie. "A Siena, Chiusi e Trequanda, dove si andrà al voto -  dicono i democratici - sarà necessario riaprire il cantiere del centrosinistra per ricostruire una relazione anche con le forze politiche con non condividono con noi l’esperienza di governo. Abbiamo maggioranze diverse nei diversi comuni che andranno al voto nella prossima primavera e nel 2012. A Siena, la costruzione delle alleanze dovrà riprendere a partire dalla valorizzazione del positivo lavoro di questi anni con le maggioranze uscenti da allargare, sulla base di un percorso programmatico. Per la scelta dei candidati a sindaco, la strada da percorrere è quella delle primarie di coalizione, così come previsto dallo Statuto nazionale, con un percorso che porti il Pd a scegliere un/una proprio/a candidato, nella massima coesione ed unità".