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SIENA: L'IRONIA TAGLIENTE DI RIVERA CONTRO IL RAZZISMO

News inserita il 09-10-2010

Battute comiche e provocatorie, poesie e riadattamenti di canzoni celebri, conditi con ironia calda e tagliente, per denunciare e far riflettere sulle forme di discriminazione che ancora ci sono in Italia e che si presentano sotto forme diverse, più o meno esplicite. E’ stato questo lo spirito dello spettacolo “Razzis-mò basta!” che ieri sera, giovedì 7 ottobre ha visto protagonista al Circolo Arci La Tuberosa a Siena l’artista romano Andrea Rivera, conosciuto per le sue interviste nei panni del “citofonista” di “Parla con me”, la trasmissione di Rai 3 di Serena Dandini. Ruolo di primo piano, ieri sera, anche per Radio Labo, la web radio dell’Arci senese che ha realizzato una puntata speciale sulla serata con interviste e approfondimenti. La puntata sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito della radio, www.radiolabo.it, dove riprenderanno anche le diverse rubriche sui temi sociali e culturali, sospese durante l’estate.
Accompagnato da un chitarrista, che gli faceva anche da spalla in alcune battute ironiche, Andrea Rivera ha guidato il pubblico, numeroso e con tanti giovani, in un viaggio virtuale attraverso l’Italia e le forme di discriminazione che caratterizzano la vita e il linguaggio quotidiano e che vengono esasperate dai mass media, spesso invadenti e fuorvianti. Dopo i saluti di Serenella Pallecchi, presidente provinciale dell’Arci di Siena, promotore dell’iniziativa, e di Vincenzo Striano, presidente regionale dell’Arci Toscana, Rivera ha aperto il suo spettacolo con un video realizzato da “Medici Senza Frontiere” sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati impiegati nella raccolta delle arance in Calabria. Il tema del lavoro è tornato anche più tardi, quando l’artista ha dedicato un minuto di silenzio, insieme al pubblico e spengendo tutte le luci, al milione e mezzo di persone che ogni anno muoiono sul lavoro in Italia.
Nel corso dello spettacolo, l’artista romano, con ironia e con qualche punta di amarezza, ha portato il pubblico a riflettere, seppure con divertimento, sulla realtà del nostro Paese, dove ci sono ancora forti pregiudizi e forme di razzismo per il colore della pelle, la lingua, la cultura, l’orientamento sessuale, la religione, ma anche altre forme di discriminazione, come l’occupazione senza tutele e senza diritti e quelle gratuite che si nascondono dietro a termini usati ogni giorno nel linguaggio quotidiano e, soprattutto, dai mass media. Nessuno è stato risparmiato nello spaccato del Paese fornito da Rivera, dai personaggi dello spettacolo ai politici, passando per i campioni dello sport, dagli schieramenti di destra a quelli di sinistra, da chi abita al nord a chi vive al sud. Durante la serata, ha voluto salutare il pubblico anche Bruno Franceschelli, mentore artistico di Rino Gaetano, che fa parte del gruppo di Andrea Rivera e lo segue nei suoi spettacoli in giro per l’Italia.

 

 

 

 

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