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PD: "SOSPENDERE L'AUMENTO DELLE RETTE NELLE RESIDENZE DI SIENA"

News inserita il 24-09-2010

La crisi economica non è finita, anche se alcune aziende della città e del territorio cominciano a vedere timidi segnali di ripresa. Se il 2010 è stato leggermente migliore del 2009, ci vorranno ancora anni per tornare ai livelli di fatturato del 2008. La contrazione del PIL del 5% (peggior dato italiano dal 1945), il debito pubblico a quota 1870 miliardi di Euro, l'ultimo decreto del governo che taglia alla Toscana 430 milioni di Euro in 2 anni, la diminuzione degli utili bancari aprono anche per Siena una fase nuova con meno risorse a disposizione per mantenere quei livelli di qualità della vita e di erogazione dei servizi, sopratutto di quelli alla persona, che la collocano tra le città migliori d'Italia.
Sospendere l’aumento delle rette. In questo quadro la decisione di aumentare le rette, presso le Residenze Sociali Assistite Campansi e Butini Bourke, appare di estrema delicatezza. Un atto che deve essere riflettuto con estrema attenzione e che, anzitutto, deve essere ricondotto alla concertazione, come hanno legittimamente chiesto le parti sociali. Appare, dunque, opportuno sospendere ogni decisione in tal senso proprio nelle settimane che precedono le erogazioni della Fondazione MPS, periodo in cui viene fissata l'entità delle singole erogazioni, per verificare fino all'ultimo istante se si possa raggiungere una congruità delle erogazioni a favore dell'ASP di Siena, che sia adeguata a scongiurare l'aumento.
La risposta del sistema senese e toscano alla crisi. Il Comune di Siena e gli altri 13 Comuni che hanno costituito la Società della salute dell'Area Senese, potranno proseguire nel lavoro avviato per giungere ad un unico regolamento per l'accesso ai servizi in tutta l'area. In una fase di grandi mutamenti sul fronte della non autosufficienza, il sistema toscano e quello senese hanno risposto con efficacia. Basti citare il ‘Fondo delle non autosufficienze’ della Regione, o l’impegno dell’Amministrazione provinciale senese con numerosi progetti: da quello denominato ‘un’assistenza ad hoc’ a ‘un buono per amico’ fino a ‘un euro all’ora’, solo per fare alcuni esempi. Ciò ha significato concretamente per le famiglie più assistenza domiciliare, più posti fissi e temporanei  nelle  residenze e  contributi di cura  per l'assunzione delle  cosiddette ‘badanti’.
L’impegno del Comune per i servizi alla persona. Il Pd fa appello a tutti coloro che hanno la responsabilità e l'autonomia decisionale su questa materia affinché si valuti anzitutto la sospensione dell'aumento delle rette, in subordine l'entità dell'incremento, che appare eccessivo, ed in quel caso, una modulazione progressiva per fasce di reddito tesa a salvaguardare le famiglie meno abbienti, ritenendo iniquo un eventuale aumento uguale per tutti e ribadisce con forza che la diminuzione di risorse che si è determinata penalizza di più quelle città, come Siena, in cui l'Amministrazione comunale ha lavorato bene per incrementare la qualità e la tipologia dei servizi alla persona. Il capitolo di spesa dell’amministrazione comunale senese sul sociale è uno dei più consistenti, basti pensare che nel primo semestre del 2009 sono stati impiegati oltre 5 milioni di euro e che, oltre il 17 per cento della spesa corrente dell’intero bilancio 2009 è stato destinato al sociale. La macchina amministrativa, in questo settore, è complessa e completa e l’ASP rappresenta una componente fondamentale di un sistema che funziona. Per questo prima di ricorrere all'aumento delle rette, che pesano fortemente sui bilanci delle famiglie senesi, occorre valutare bene se esistono altre possibili economie e comunque nuovi piani di riorganizzazione. Si apre, quindi, una duplice sfida, da un lato mantenere alto il livello dei servizi sui cittadini e dall'altra non far pesare sulle famiglie la diminuzione delle risorse.

Unione comunale di Siena del Partito democratico

 

 

 

 

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