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PD: "I TAGLI RIDUCONO DEL 40% LE RISORSE PROVINCIALI PER IL TPL"

News inserita il 19-09-2010

Grande preoccupazione per i tagli delle risorse statali per il trasporto pubblico locale e sostegno alla mobilitazione promossa dai pendolari e dalle forze politiche, sociali ed economiche in difesa del diritto alla mobilità. E’ quanto espresso, in un ordine del giorno, presentato da Marco Nasorri, capogruppo del Partito democratico in consiglio provinciale, in discussione nel corso della seduta consiliare programmata per  venerdì 24 settembre.
“Il governo, con la manovra correttiva  varata lo scorso luglio –  afferma Nasorri - ha tagliato alle Regioni circa 3,5 miliardi di euro, destinati al trasporto pubblico locale,  mettendo così a rischio la mobilità pubblica  su ferro e gomma; rendendo prevedibile un aumento delle tariffe e vanificando la possibilità di fare i necessari investimenti per aumentare la qualità dei servizi. A questo si aggiungono le pesanti ripercussioni che le decurtazioni potrebbero avere sull’occupazione, a spese dei 18 mila lavoratori del settore”.
“Alla Regione Toscana – sottolinea Nasorri – sono stati ridotti i trasferimenti statali per la mobilità, per un totale di circa 200 milioni di euro, costringendo l’amministrazione regionale  a tamponare lo stato di emergenza con la sospensione delle gare di appalto per il Tpl. I tagli comporteranno inoltre una diminuzione dei trasferimenti regionali alle Province e ai Comuni, causando una consistente riduzione dei servizi offerti nei prossimi anni. La Provincia di Siena subirà un taglio dei trasferimenti che potrebbe arrivare fino al 40% e che inciderà notevolmente su un settore strategico per la mobilità del territorio, per la sostenibilità e lo sviluppo dell’intera realtà territoriale”.
“Condanniamo – conclude Nasorri - la scelta del governo di tagliare le risorse per il Tpl. Una decisione che danneggia lo sviluppo di un settore che, data la crescente domanda di mobilità da parte dei cittadini, avrebbe la necessità di investimenti al fine di favorire la riduzione dei gas inquinanti, il risparmio energetico, la riduzione dei costi sociali e  l’aumento della sicurezza. Per questo esprimiamo ancora una volta la nostra preoccupazione e il nostro sostegno a tutte le forme di mobilitazione in difesa del diritto alla mobilità”.

 

 

 

 

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