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Livorno-Siena, derby dal fascino antico che, in passato, avevamo definito la madre di tutte le partite. Nemmeno i match con le grandi a Marassi, a San Siro, all’Olimpico o le sfide alla Viola hanno sminuito l’attrazione per la contesa contro i labronici. Figuriamoci quando si gioca all’Ardenza (chiamatelo pure correttamente Armando Picchi), terreno che negli ultimi anni di serie B ed A ha riservato solo grandi soddisfazioni, compreso il disgraziatissimo campionato scorso quando la truppa allora guidata da Malesani riuscì ad imporsi allo scadere (1-2) con gol di Maccarone che bissò il momentaneo pareggio di Calaiò. Da record la vittoria 6-3 ottenuta nel campionato 2004-2005 (doppiette di Maccarone e Vergassola, gol di Chiesa ed Argilli); da non credere ai nostri occhi il gol di Argilli che con un tiro dalla distanza consentì alla Robur di Sala di espugnare Livorno e collezionare una delle prime perle nell’anno della promozione in serie B (1999-2000).
La partita che ricordiamo con maggiore curiosità è però quella del campionato 1989-90 (serie C2), non tanto per il risultato sul campo (il Siena già promosso, pareggiò 2-2 al 90’) quanto per la faziosissima e dialettale telecronaca fatta da un cronista locale appostato lungo la linea del fallo laterale: ci divertì ancor più dei simpaticissimi show dei bravissimi livornesi Dario Ballantini o Paolo Ruffini.
Dimenticavamo! L’ultima sconfitta a Livorno risale al campionato 1997-98, erano altri tempi ed altri tornei (serie C1). Agli uomini di Conte il compito di non rinverdire quei brutti ricordi…