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Rivisitare il passato esplorandolo con le nuove tecnologie. Questa tendenza dal gusto post – moderno nel corso degli anni ha toccato tutte le arti ma è esplosa con il metalinguaggio dell’audiovisivo che ha certamente il merito di essere un mezzo che consente ancora di sperimentare.
Un assaggio di ciò lo abbiamo visto ieri all’Hartvest di Montalcino, il Festival Internazionale di arte elettronica, teatro e musica che nella serata di chiusura ha visto esibirsi l’autore e attore Raffaello Fusaro con il suo "Dante Remix". Tema della serata il revival della Divina Commedia, argomento di grande moda negli ultimi anni (e forse un po’ troppo abusato, Benigni docet) che l’autore pugliese ha portato in scena già dal 2008. La fusione fra l’antichità dei versi con l’avanguardia delle tecnologie è affidata ad una scenografia minimal, due maxischermi, luci soffuse rosse, musica elettro-clash con sfumature rock ed ambient che cerca di amalgamarsi con il montaggio schizofrenico (di buona fattura) dell’enorme fumettone pop delle immagini, e con le modulazioni ritmico - vocali di Fusaro che chiude il cerchio stuzzicando una certa ambiguità enunciativa. Se l’idea è intrigante, e in certi momenti coinvolgente, lo spettacolo, forse per la troppa ambizione, a volte è sembrato un po’eccessivo. Nonostante ciò Fusaro (foto di Andrea Fabrizi) è in tutti i casi da applausi: un moderno anchorman dalle ricercate espressioni stilistiche e, a tratti, un delizioso oratore. Ha fatto vibrare Piazza del Popolo che nell’ora dell’aperitivo è divenuta un piacevole salotto. La fresca temperatura ha trasformato il tutto in un originale happening di fine estate.
Si conclude qua il Festival della città del Brunello, un edizione che ha colorato di modernità i week-end all’insegna delle nuove arti e che ha visto fra le sue fila ospiti importanti come il dj Culoe de Song (che vanta anche una presenza al mitico Sonar di Barcellona) e il dj set Matthew Herbert, eclettico poli-strumentista di fama mondiale. Appuntamento al prossimo anno.

Luca Stefanucci