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I GRANDI DEL JAZZ, TRE CONCERTI ALL'ENOTECA ITALIANA

News inserita il 03-08-2010

Le raffinate esecuzioni di Scott Colley, Omer Avital, Furio Di Castri, Kenny Werner, Jeremy Pelt a Michael Blake chiuderanno la lunga estate del Siena Jazz. Una tre giorni da non perdere, in programma il 5, 6 e 7 agosto all'Enoteca Italiana di Siena (Fortezza Mediceaore 21,45  ingresso libero) dove si daranno appuntamento alcuni fra i migliori jazzisti del momento, per festeggiare la conclusione della 40esima edizione dei Seminari Estivi della Fondazione Siena Jazz.
Corsi di perfezionamento organizzati con una formula didattica riservata ai musicisti più esperti, per offrire un importante contributo alla didattica dell'Alta Formazione italiana nel mondo, nella vocazione d'eccellenza perseguita in questi anni dalla Scuola senese.
Fra i grandi ospiti delle serate ci sono i magnifici contrabbassi di Furio Di Castri, Scott Colley, Pietro Leveratto e Omer Avital, nel segno dell'internazionalità di un jazz raffinato e di bella presa nel pubblico anche italiano. I grandi pianisti sono splendidamente rappresentati da Kenny Werner e Franco D'Andrea, mentre alla batteria ci sono Massimo Manzi e Ettore Fioravanti. Non mancano i chitarristi di altissimo livello: Tomaso Lama e Pietro Condorelli, e altri musicisti di particolare prestigio, come Jeremy Pelt,  uno dei trombettisti più interessanti della scena newyorchese degli ultimi anni.
Un altro grande trombettista delle tre serate all'Enoteca Italiana è Marco Tamburini, con il sassofono ben rappresentato anche da Pietro Tonolo e dal musicista e compositore canadese Michael Blake. Un ricco elenco di maestri del jazz che si conclude alla grande con due altri mirabili sassofonisti, Achille Succi e Jim Snidero, quest'ultimo conosciuto in tutto il mondo per il suono e la tecnica formidabile.
Il modo migliore per chiudere una rassegna organizzata dalla Fondazione Siena Jazz e ricca di grandi nomi che si sono alternati su suggestivi palcoscenici, nella Fortezza Medicea e negli spazi all'aperto delle Società di Contrada, nel segno di un vero e proficuo radicamento nel tessuto cittadino.

 

 

 

 

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