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CON "COLOR STILL" L'ARTE DI KIKI SMITH SI PRESENTA A COLLE

News inserita il 25-09-2010

Una mostra suggestiva, che valorizza e rivaluta la struttura architettonica del ponte medievale di San Francesco e la trasparenza del cristallo, giocando con l’effetto della luce diurna e notturna, con l’aiuto di lampade artificiali. E’ questa l’installazione che l’artista americana Kiki Smith ha pensato per Colle di Val d’Elsa, dandole il nome di “Color Still”, e che è stata inaugurata ieri, venerdì 24 settembre. La mostra, che rimarrà allestita fino al 24 gennaio 2011, è stata curata dall’artista cinese Cai Guo-Qiang, che ha invitato Kiki Smith ad esporre nello spazio UMoCA, Under Museum of Contemporary Art, museo di arte contemporanea, permanente e all’aperto, da lui creato nel 2001 sotto il Ponte di San Francesco. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Arte Continua – Depart Foundation, in collaborazione con il Comune colligiano. Alla presentazione erano presenti, fra gli altri, i due artisti; l’assessore alla cultura di Colle, Federica Casprini; il presidente dell’Associazione Arte Continua di San Gimignano, Mario Cristiani e il presidente della Fondazione Musei Senesi, Gianni Resti.
La mostra.
Kiki Smith – come si legge nella nota che illustra la mostra, a cura dell’Associazione Arte Continua – ha ripensato la struttura architettonica del ponte di San Francesco usando le arcate per creare immagini come singoli “still” di un film o “cornici”. L’artista invita, così, lo spettatore a percorrere in lunghezza il parco pubblico adiacente al ponte, facendo scorrere un personale “film” attraverso il movimento del proprio corpo. Tre degli archi, inoltre, sono abitati da piccole ragazze, sedute su una sedia, che indossano abiti con le tinte dei colori primari: rosso, giallo e blu. Lo sfondo è illuminato da una moltitudine di lampadine in cristallo prodotte dal Consorzio del Cristallo di Colle di Val d’Elsa. Durante il giorno, la fissità delle sculture femminili offre singoli istanti come se fossero una realtà separata. Di notte, la luce colorata anima gli archi, creando un arcobaleno lunare e dando vita a un mondo incantato. La luce delle lampadine rimanda alle scintille della creatività e l’atmosfera intorno illumina la connessione tra il ponte storico, il parco giochi e la comunità.
Kiki Smith è nata a Nurnberg, in Germania, nel 1954, vive e lavora a New York. E’ figlia dell’artista e architetto americano Tony Smith e della cantante d’opera Jane Smith ed è sorella dell’artista Seton Smith. Kiki Smith, lavorando con il disegno, la scultura, la grafica, la fotografia e il video, affronta gli aspetti filosofici, spirituali e sociali della natura umana e il loro rapporto con il mondo. La mostra “Color still” segna l’ultima partecipazione di Kiki Smith alla mostre curate da Cai Guo-Qiang nei diversi musei di arte contemporanea che lui stesso ha creato. Nel 2003, l’artista americana ha presentato le ragazze in ceramica in “Pause” al DMoCA - Dragon Museum of Contemporary Art, a Nigata, in Giappone. Una delle sculture di Smith è stata presentata anche alla mostra “Everything is a museum” di Cai Guo-Qiang al National Art Museum di Pechino, nel 2008, e al Guggenheim di Bilbao.
L’assessore Casprini. “La mostra di Kiki Smith – ha affermato Federica Casprini, assessore alla cultura di Colle di Val d’Elsa in occasione dell’inaugurazione – consolida la collaborazione, sempre più stretta, fra l’amministrazione comunale e l’Associazione Arte Continua all’insegna di un progetto ambizioso che stiamo portando avanti, da diversi anni, unendo arte contemporanea e cristallo per valorizzare il legame tra il nostro passato e il nostro futuro. Con la mostra ‘Color Still’ – ha aggiunto Casprini – Kiki Smith ha interpretato le delicate peculiarità del cristallo, dando vita, anche grazie all’aiuto dei maestri vetrai colligiani, a eleganti corpi illuminanti. Il risultato finale è un’installazione di grande fascino, che unisce l’originalità della creazione artistica, la manualità artigianale e la volontà di offrire una diversa fruibilità della vasta area verde che circonda il Ponte di San Francesco. Il ponte stesso – ha concluso Casprini – è un metaforico collegamento tra la città e il mondo e tra culture diverse che si incontrano a UMoCA per esaltare le innumerevoli potenzialità espressive del cristallo, eccellenza del nostro territorio e protagonista, in questi giorni, insieme al cinema digitale, di Festival Silicio, la nuova rassegna che esalta il legame fra tradizione e innovazione

 

 

 

 

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