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CARBURANTI, GESTORI VERSO LO SCIOPERO

News inserita il 08-09-2010

Di nuovo in agitazione i gestori degli impianti di distribuzione carburanti in provincia di Siena. A meno di particolari novità, al pari dei colleghi di tutta Italia, incroceranno le braccia per tre giorni, dal 15 al 17 settembre. I sindacati di categoria Faib, Fegica e Figisc hanno infatti deciso di ricorrere nuovamente allo sciopero per sottolineare l’atteggiamento tenuto in questa fase dal Governo e dalle compagnie petrolifere. “Con le dimissioni del Ministro per lo Sviluppo economico, quattro mesi fa, si è aperto un vuoto nelle relazioni che ha sconfessato in pratica il Protocollo Scajola, siglato l’anno scorso tra tutte le parti -spiega il Presidente provinciale Faib, Michele Petrini-  e sta ampliando le attenzioni verso le richieste delle compagnie e della grande distribuzione, a scapito di oltre 100mila tra gestori e addetti alle pompe in tutta Italia. Contemporaneamente, il segnale è stato colto dalle compagnie come un invito a diminuire le tutele nei confronti dei gestori, imponendo loro politiche tariffarie discriminatorie e ricorrendo sempre più spesso a rapporti contrattuali penalizzanti. Per tutto questo, e non solo, è stato proclamata l’agitazione”.
In vista dello sciopero, il Governo ha convocato per oggi un incontro con i tre sindacati di categoria: se non usciranno elementi nuovi tangibili, la prossima settimana benzina e gasolio torneranno ad esser razionate, a distanza di poco più di un anno dall’ultima agitazione. Anche allora i gestori protestarono per la mancata attuazione degli impegni assunti con il protocollo che porta il nome dell’ex Ministro allo Sviluppo. “Nelle ultime settimane l’Esecutivo ha assunto un atteggiamento che sembra orientato ad annullare anche le norme territoriali di settore che sono state approvate negli ultimi anni in alcune regioni, la Toscana tra queste, anche con buoni risultati  - aggiunge Petrini -  tra le necessità che sembrano venir meno c’è quella prevista per le compagnie di dotare i nuovi impianti delle pompe di nuova generazione, capaci di erogare anche carburanti ecologici come il metano e l’idrogeno. E il consumatore, da tutto questo, ha solo da perderci”. Secondo il Presidente provinciale Faib sono due i punti attraverso i quali potrebbe essere revocato lo sciopero proclamato: “la stabilizzazione delle dinamiche contrattuali per i gestori, con norme certe, e l’ammissione dei gestori all’elaborazione del nuovo protocollo, dalla quale invece in questo momento sono sostanzialmente esclusi”.

 

 

 

 

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