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"BIODIVERSITA' DA TUTELARE" ALLA FESTA DEL PD

News inserita il 14-08-2010

L’insieme di tutte le forme viventi, animali e vegetali, con i rispettivi patrimoni genetici e i relativi ecosistemi. È questo in sintesi il significato di biodiversità, il tema della seconda iniziativa politica in calendario alla Festa del Pd in Fortezza, che giovedì 12 agosto ha visto la partecipazione di Susanna Cenni, deputata Pd; Anna Betti, assessore all’agricoltura della provincia di Siena; Antonino Morabito, responsabile biodiversità di Legambiente; e Mauro Cresti, docente di biologia dell’Università di Siena. Il dibattito è stato moderato da Fausto Bertoncini del Pd provinciale.
“Il concetto di biodiversità è di immediata comprensione se si pensa agli animali a rischio estinzione – ha detto Susanna Cenni, ex assessore regionale all’agricoltura e oggi membro della commissione agricoltura alla Camera e prima firmataria della proposta di legge del Pd sulla biodiversità agraria e alimentare. – Già più difficile è cogliere le implicazioni della riduzione di diversità di specie vegetali e agricole, che invece ha un impatto enorme sulla qualità della nostra alimentazione. La proposta di legge che abbiamo presentato nei mesi scorsi si concentra sull’agricoltura e sul cibo. Gli obiettivi sono classificare e recuperare le varietà di specie animali e vegetali; sostenere gli agricoltori e gli allevatori ‘custodi’ della biodiversità; promuovere il territorio e le comunità locali, attraverso itinerari della biodiversità e comunità del cibo; e sostenere la ricerca, che non può essere lasciata a poche multinazionali – ha concluso Cenni – ma dev’essere fatta da università pubbliche”. “Sulla biodiversità il governo nazionale ha fatto e sta facendo ben poco – ha detto Morabito – basti pensare che la stessa conferenza nazionale per la biodiversità non ha visto neppure il coinvolgimento degli attori economici interessati. L’esecutivo non ha né posto obiettivi né individuato risorse, al contrario i tagli si sommano ai tagli, ad esempio i fondi destinati a parchi e aree protette sono stati ridotti della metà. La biodiversità italiana, che è un patrimonio ricchissimo al pari di quello artistico, culturale e paesaggistico, dovrebbe invece essere difesa e valorizzata”.
“La biodiversità – ha detto l’assessore provinciale Betti – è una sorta di assicurazione sul nostro futuro. Negli ultimi 30 anni il 30 percento delle specie del pianeta è andato perduto, in un secolo abbiamo perso i tre quarti di tutte le varietà di frutta esistenti. La provincia di Siena sostiene le produzioni a denominazione; la filiera corta e il cosiddetto ‘km zero’, cioè il consumo di cibi e prodotti del proprio territorio; e l’agricoltura ecocompatibile, attraverso incentivi e sgravi fiscali. Siena è la prima provincia toscana e fra le prime in Italia per produzioni biologiche”. “Biodiversità è un concetto ineludibile nella società globale – ha detto Cresti – che tende invece a soffocare le differenze. Oggi chi coltiva grano in Italia ci rimette, il frumento che mangiamo arriva da Bielorussia, Ucraina, Turchia, Canada, spesso pieno di tossine. In Toscana l’Arsia ha fatto un importantissimo censimento delle specie animali e vegetali, ora assisteremo forse alla scomparsa dell’Arsia. Altri progetti di tutela che riguardano il nostro territorio sono legati all’asino dell’Amiata, alla cinta senese, alla semina nel Chianti di alcune varietà di grano per la macina ad acqua. Tutti progetti di ricerca che hanno bisogno del sostegno pubblico e non certo dei tagli decisi da questo governo”.

 

 

 

 

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