SIENA NOTIZIE NEWS

 

BLOCK NOTES: UNIVERSITÀ DI SIENA, IL FUTURO NON FA PIÙ PAURA

News inserita il 01-05-2015

L'Ateneo, nato fra le primissime in Europa nel 1240, è risanato e...salvo!

All'utile registrato nel 2013 segue quello del consuntivo 2014. Insomma lo sprofondo rosso che aveva fatto rischiare al nostro Ateneo un pericolosissimo commissariamento sembra un dato da consegnare, definitivamente, alle pagine della storia, certo meno gloriosa, della nostra Università.

Evidentemente il 2013 non era la classica rondine che non fa primavera, come aveva scritto qualche notista lo scorso anno.

Il segnale è, invece, chiaro e preciso.

Il trend positivo è il risultato di gestioni che definirei, all'osso, ma volte al recupero di una dignità perduta, attraverso il coinvolgimento di chiunque presti la sua opera all'interno della prestigiosa Istituzione. Coinvolgimento che si è concretizzato in sacrifici tangibili, economici e/o di progressione di carriera, sia del corpo docente, sia di quello, forse più esposto e sensibile, costituito dal personale tecnico-amministrativo. Il tutto, cercando comunque – e in molti casi riuscendoci – di non far pesare l'angosciosa situazione sulla testa degli studenti universitari, che sono i clienti del nostro Ateneo.

Il risultato positivo di oltre 10 milioni di euro e la conseguente riduzione del netto patrimoniale a un passivo di 15,8 milioni, ci porta a pensare che la lunga fase del risanamento finanziario è approdata, se non in porto, finalmente in rada. E pensare che nemmeno cinque anni fa il "buco" si aggirava intorno ai 60 milioni...

Credo che si debba, come cittadini di questa incredibile città, essere soddisfatti ed orgogliosi. La nostra Università, nata fra le primissime in Europa nel 1240, è risanata e...salva.

L'Ateneo senese ha continuato a collocarsi stabilmente nei primi posti di diverse specifiche graduatorie che segnalano lo stato delle Università Italiane, segnalandosi nella "ricerca", oltre che sui servizi e sul livello dell'insegnamento...ora dopo anni di grigia stagnazione torna anche ad assumere – 2 associati per ogni dipartimento – e a progettare e programmare, pensando in positivo.

Il Rettore Angelo Riccaboni insieme al pro-rettore Frati e ai suoi più stretti collaboratori, gli Uffici competenti, che hanno macinato forte e bene, si meritano un plauso, da estendere al nuovo Direttore Generale Marco Tomasi che "firma" questo risultato, raccogliendo il testimone lasciato da Ines Fabbro.

Il futuro, insomma, non fa più paura e si può guardare oltre la siepe con un certo ottimismo, lavorando con costanza ed attenzione, nel solco della prudenza e di una "nobile" umiltà.

I risultati raggiunti sono chiarissimi. Certamente, non frutto di funambolismi contabili. Basti pensare che, per esempio, il complesso della Certosa di Pontignano, l'Orto Botanico e il Palazzo Storico del Rettorato sono scritti sui libri a valore zero. Bastava avvalorare tale patrimonio per uscire tranquillamente dal passivo patrimoniale dei 15 milioni sopra descritto.

Ma la strada scelta è diversa...è quella di una gestione oculata e prudente, e  su questa linea anche una sbilancio passivo può servire a tutti, per ricordare che lo scialo – se mai scialo c'è stato – ha prodotto danni che potevano mettere la parola fine sulla storia quasi millenaria della nostra Università.

Roberto Morrocchi

 

 

 

 

Galleria Fotografica

Web tv