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BLOCK NOTES: BENTORNATO "MANGIA", L'OSCAR DEI SENESI

News inserita il 05-06-2015

Bentornato al Mangia. Quando il Concistoro su pressione delle 17 Contrade chiese un inspiegabile "time out", saltando per due stagioni la consegna del premio più ambito, vissi questa "sospensione" come un autentico sfregio alla comunità Senese e alle sue tradizioni.

Mi spiego. Il Mangia fu istituito ne l952...la scintilla scaturisce dalle fervide menti di due grandi e, spero, non dimenticati Senesi: Mario Celli, allora direttore del settimanale Il Campo, ed Arrigo Pecchioli, suo collaboratore e penna fra le più prolifiche in campo nazionale.

Se il 1952 vi sembra una data non troppo lontana per inchiodarci una "tradizione"..puntualizzo che ai due immaginifici giornalisti sembrava strano, dopo gli anni bui della guerra, e in un periodo di ricostruzione e di fervidi lavori in diversi campi dello scibile umano, che a Siena mancasse un segno chiaro della riconoscenza cittadina ai figli più meritevoli.

L'antica Rebubblica assegnava già dal 1200 ai nuovi cavalieri lo "Speron d'oro" e dopo un accurato e attento studio della nostra storia, i due Senesi, pensarono di dare vita al Mangia, dal nome dell'antico automa che fino al settecento aveva battuto le ore sul Campanone della torre, i cui resti marmorei erano stati ritrovati in un campo di Villa Pagliai nel Chianti.

Insomma la tradizione c'entra eccome, e non è certo un caso che per tanti anni i Senesi abbiano affollato la platea e i palchi dei Rinnovati per festeggiare, con entusiasmo e commossa partecipazione – ma sì! - i diversi premiati.

Fin dai primi anni sessanta, io, come tanti altri ragazzi e giovani senesi, seguivo, affascinato, la cerimonia dalla platea e, grazie anche alla partecipazione corale e convinta delle Contrade che venivano con bandiere e tamburi ad "abbracciare" i contradaioli insigniti mi sentivo partecipe di una grande comunità, che nelle cultura, nell'industria, nell'Università, nelle professioni, nella sanità e nella Banca...ma anche nell'artigianato, nel commercio, nella musica, nel teatro, nel giornalismo e nello sport, nello spettacolo sapeva esaltarsi.

Insomma, nel Mangia noi giovani e meno giovani vedevamo il modo per ricordare tante personalità  personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia della città in questi 70 anni, anche sul filo di quella memoria che dovrebbe costituire per tutti noi un patrimonio da conservare con la massima attenzione.

Ecco perchè non accettai la decisione del Magistrato delle Contrade. Si disse che la crisi della città e di alcune sue Istituzioni consigliava un momento di riflessione. Io ho sempre creduto, invece, che proprio la crisi dovesse spingerci a valorizzare quanto di buono tanti senesi stavano comunque facendo per tenere alto il nome della città.

Ci fu chi si scagliò..anche a ragione...su certe scelte, precipitose e rivelatesi errate. Giusto puntare il dito su ciò che non va....ma non si può buttare via insieme all'acqua sporca anche il neonato...

Le Contrade hanno un peso specifico determinante in seno al Concistoro....forse tocca a loro e al Rettore del Magistrato vigilare e proporre candidature "corali", partecipate e sensate.

Bando alle polemiche...il Mangia ritorna.

Sarà premiato nel dì dell'Assunta, Andrea Causarano e insieme a lui verrà consegnata la medaglia a Luigi Bernabei e Alessandro Leoncini.

Si riprende in mano il filo della tradizione e della memoria e vediamo di non lasciarcelo sfuggire più, perchè tocca a noi, tutti noi, custodire certi valori, al di la e al di sopra di pericolose ripicche e assurde invidie e gelosie.

Il nostro Oscar, come lo definirono in un commento Celli e Pecchioli, vale molto di più, se ben gestito, di una  inflazionata laurea honoris causa o della consegna di chiavi e pergamene.

Nel Mangia e nelle medaglie c'è il senso della nostra comunità. Così...semplicemente.

 

                                                            Roberto Morrocchi

 

 

 

 

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