AL POLIZIANO DI MONTEPULCIANO NERI MARCORE' RECITA SAVIANO

   

Venerdì 26 novembre, ore 21.15, nell’ambito della manifestazione “Leggere è volare”, va in scena “Terra padre”, reading/spettacolo tratto dai racconti di Roberto Saviano, con Neri Marcorè e Eugenio Allegri, regia Giorgio Gallione, musiche originali di Mario Arcari.

La collaborazione tra Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e Provincia di Siena porta al Teatro Poliziano uno spettacolo quanto mai attuale. Venerdì 26 novembre, ore 21.15, nell’ambito della manifestazione “Leggere è volare”, va in scena “Terra padre”, reading/spettacolo tratto dai racconti di Roberto Saviano, con Neri Marcorè e Eugenio Allegri, regia Giorgio Gallione, musiche originali di Mario Arcari.
Saviano è uno dei personaggi più chiacchierati di questi giorni, in virtù dei successi ottenuti dal programma tv “Vieni via con me”. L’autore si è meritato la fama internazionale grazie ai suoi lavori civili e giornalistici. Dopo “Gomorra”, ha firmato una serie di racconti dirompenti sul piano emotivo. Due di questi brani costituiscono la struttura di uno spettacolo interpretato da attori celebrati per l’autenticità delle loro interpretazioni. Si tratta di due vicende emblematiche di ribellione e controinformazione che parlano di Italia, di Sud, di meschinità e di riscatto.
“Terra padre” è un racconto di formazione, in cui il protagonista ricorda la sua adolescenza, la scelta di laurearsi in filosofia, il suo desiderio di non decidere al posto di nessuno, il difficile rapporto con il padre, l’iniziazione all’uso della pistola.
Il secondo episodio è invece “L’anello”, dove un oggetto comune diventa un simbolo, un codice che permette a una ragazza settentrionale di partecipare a una festa di matrimonio senza essere disturbata.
Situazioni significative che evidenziano la ribellione e il dolore, intrecciano umanità e controinformazione svelando attraverso la fascinazione del narrare i destini di un’umanità senza nome. Una società che sa essere meschina o eroica, che si incrocia e confligge con le potenti e talvolta arcaiche strutture del potere e della politica.
Gli attori, accompagnati dalle partiture musicali di Mario Arcari, danno voce a testi forti e ringhiosi. Pagine commosse e partecipi che confermano l’intelligenza, il talento e l’umanità di Saviano verso i destini della sua terra.